Nascerà entro un mese, nell’ambito del dipartimento delle Politiche sociali di Roma Capitale, una struttura per la gestione delle dipendenze da sostanze stupefacenti, alcol, gioco e di ogni tipo. Con una delibera di indirizzo, che ne definisce l’organizzazione e le competenze, il costituendo ufficio raccoglie l’eredità della ex Agenzia per le tossicodipendenze, partecipata al 100% dell’amministrazione capitolina e istituita nel 1998, la cui attività ha sempre navigato in acque agitate. Tanto che nel 2013 l’allora sindaco Ignazio Marino ne aveva previsto la chiusura, decisione poi bloccata, ripresa nella consiliatura di Virginia Raggi e mai portata a compimento. Finalità istituzionali della agenzia, il coordinamento sugli interventi di prevenzione dell’emarginazione e del disadattamento sociale, di assistenza sociale, di riabilitazione e reinserimento scolastico lavorativo e sociale in materia di tossicodipendenza. La discussione sulla chiusura è stata affrontata nel corso della commissione capitolina congiunta Politiche Sociali-Bilancio, che ha espresso parere favorevole alla delibera che sancisce la fine della travagliata esperienza. Da parte degli esponenti politici del Campidoglio, si ritiene quella della agenzia una “esperienza superata, con uno strumento ormai datato, in un contesto in cui si reputa necessaria una svolta significativa con organismi al passo con i tempi”. Alla base del cambiamento, le nuove disposizioni derivanti dal “Piano di Azione Nazionale Dipendenze”, che persegue quattro obiettivi principali: prevenire l’insorgere di dipendenze, garantire alle persone dipendenti l’aiuto e il trattamento necessari, ridurre i danni per la salute e la società e ridurre le ripercussioni negative sulla società. Un percorso avviato con la VI Conferenza Nazionale sulle droghe che si tenne nel novembre 2021 a Genova, per rispondere alle nuove evidenze in fatto di dipendenze tra i giovani, alla luce di dati che rivelano il preoccupante abbassamento dell’età in cui gli stessi assumono sostanze o entrano nella spirale di altre dipendenze. Innegabile il giovamento economico dallo stop all’agenzia per le casse capitoline: l’amministrazione acquisirà più di tre milioni di euro l’anno, derivanti dall’avanzo di bilancio autonomo dell’ente, risorse che saranno investite in nuovi progetti sociali.

 

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