Omceo: “avanti con i vaccini, in attesa di milioni di dosi”

“Una battaglia di civiltà”, così Antonio Magi, presidente dell’ordine dei medici di Roma (Omceo) il 19 gennaio commentò la vittoria ottenuta, con l’inclusione di 12mila medici non dipendenti dal Servizio sanitario regionale alla vaccinazione anti Covid. Una battaglia andata avanti per mesi, per poi essere fatta propria dalla Regione Lazio che ha provveduto a sanare quello che il presidente definì “un errore normativo”. “Siamo stati i primi – ha ricordato Magi – a sottolineare la gravità dell’esclusione di queste figure professionali dalla prima fase vaccinale. Ora, grazie anche alla sensibilità della Regione Lazio, abbiamo corretto l’errore e messo fine a questa ingiusta discriminazione”. Camici bianchi che, sebbene non assunti da ospedali e Asl, sono in ogni caso a contatto con i pazienti, effettuano visite, esami oppure sono specializzandi che in ogni caso si trovano in rapporto di prossimità con i malati. “Così, a tutt’oggi, dei 12mila dottori – sottolinea Magi in una nota – l’85% ha ricevuto la prima dose o ha addirittura concluso il ciclo di immunizzazione ma i problemi non finiscono qui.  La campagna vaccinale per i liberi professionisti, inizialmente esclusi dal piano del governo ha avuto un andamento altalenante fatto di stop and go dovuto principalmente alla carenza di dosi sufficienti. Non è mancato in qualche caso un po’ di scetticismo iniziale di alcuni colleghi verso il vaccino AstraZeneca, unito alla difficoltà nel contattare i liberi professionisti – continua il comunicato – o rallentamenti nella somministrazione dovuti a patologie che in qualche caso hanno inibito l’inoculazione. Ora sembra che il problema principale sia l’inserimento di nuove prenotazioni con le richieste che arrivano dai nuovi iscritti perché il portale della Regione non accetta nuovi nominativi”. Per questo il 29 marzo si è svolto un incontro da remoto tra il presidente Omceo e i direttori sanitari delle sei Asl di Roma e provincia. “Al momento il problema maggiore è la mancanza dei vaccini. Speriamo che da qui alle prossime settimane arrivino milioni di dosi, come più volte ribadito dal ministro Speranza, così che la campagna vaccinale possa avere quell’impulso che finora è mancato”, conclude il presidente.

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