Livelli essenziali di assistenza (Lea), le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento del ticket, dai quali non si può prescindere. In essi sono contenute tutte le specialità essenziali della medicina ma manca quella fondamentale, da cui parte tutto: l’assistenza nutrizionale. Ė ormai noto – e la letteratura scientifica lo ha attestato da tempo – che le condizioni di salute dipendono in gran parte dagli stili di vita e dall’alimentazione, per questo, la Commissione di albo nazionale dei Dietisti lancia l’allarme, sottolineando, in un comunicato, che “l’inserimento di specifiche prestazioni dietetico-nutrizionali, oltre a garantire la riduzione di esiti clinici sfavorevoli, può rappresentare per il Servizio sanitario nazionale un investimento irrinunciabile, che privilegia l’equità e l’universalismo delle prestazioni, abbattendo i costi a carico dei cittadini”. Sono chiare, infatti, le ricadute positive legate, come sottolinea ancora la nota a “un intervento nutrizionale appropriato che rappresenta un trattamento terapeutico di numerose patologie acute e croniche. Questo è particolarmente rilevante in un contesto epidemiologico dove, negli ultimi decenni, abbiamo assistito a un significativo incremento di malattie croniche non trasmissibili, di patologie neurodegenerative, cardiovascolari, respiratorie croniche, tumori e diabete”. La linea è chiara, in ossequio alla letteratura scientifica che evidenzia le potenzialità dell’alimentazione tra i principali fattori di protezione e prevenzione. Tanto che molte Regioni, come La Toscana, il Piemonte, la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia-Giulia, le Marche, l’Umbria, la Liguria, l’Emilia-Romagna, le province di Trento e Bolzano avevano adeguato a tali istanze i nomenclatori tariffari regionali ma, con l’entrata in vigore del nuovo documento delle tariffe nazionali, rischiano di veder cancellate tali prestazioni. In bilico quindi, l’assistenza per tutti nei casi di obesità, disturbi alimentari – specie in ambito pediatrico – malnutrizione, nutrizione artificiale e varie patologie croniche non trasmissibili. Per questo, la Commissione albo Dietisti, con l’appoggio della Federazione nazionale degli Ordini dei professionisti sanitari a cui afferisce (Fno Tsrm Pstrp), chiede un coinvolgimento nei lavori della commissione nazionale per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza che opera nell’ambito del ministero della Salute e, in tal senso, ha pronta la sua proposta da sottoporre al ministro Orazio Schillaci, in linea con le società scientifiche in ambito nutrizionale e con la Società italiana di nutrizione artificiale (Sinpe). Grande sostegno è arrivato infine dalle associazioni degli assistiti e di cittadini in lotta per la tutela dei diritti. Una battaglia di civiltà e, soprattutto, la condivisione di decisioni da cui non possono essere esclusi i diretti interessati. (Foto Fno Tsrm Pstrp)

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