La sanità di provincia sotto la lente di ingrandimento. Dopo il rovinoso incendio dell’ospedale di Tivoli, che l’8 dicembre 2023 ha reso inservibile gran parte della struttura, le squadre di carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas), mercoledì 27 marzo hanno visitato e messo sotto attento esame  alcuni reparti dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, come rivelano alcune fonti della stampa locale, tra cui il Messaggero e Latinacorriere.it. Le operazioni di controllo, attualmente, non hanno avuto alcun seguito, non essendo stato emesso alcun provvedimento formale, ma evidenziano il costante lavoro dell’Arma, nei confronti  delle strutture ospedaliere sempre sotto pressione, considerato il notevole numero di afflussi e l’atavica carenza di posti letto. I militari, alla guida del maggiore Felice Egidio, comandante del Nas di Latina e Frosinone, hanno ispezionato il reparto di urologia per verificare le condizioni dei locali e la stabilità strutturale di molte divisioni del nosocomio. Successivamente, hanno fatto tappa nei locali delle cucine, sempre per valutare eventuali lacune strutturali, provvedendo inoltre a un esame riferito agli alimenti e all’igiene  generale. Infine, e non certo per importanza, si sono concentrati sul pronto soccorso afflitto, come prevedibile, dalla piaga del sovraffollamento, la promiscuità e le attese bibliche. Un ulteriore controllo ha riguardato la presenza di medici a contratto, i cosiddetti ‘gettonisti’ che suppliscono alla carenza di sanitari di ruolo, con notevole dispendio di risorse. Non sembra sia stato assunto alcun provvedimento da parte del nucleo, notizia confermata dal direttore sanitario Sergio Parrocchia, che ha definito queste operazioni come “semplice attività di routine, condivisa con la direzione dell’ospedale”. Nei prossimi giorni, le ispezioni riguarderanno altre strutture della provincia di Latina e di Frosinone, un motivo in più per garantire la sicurezza dei cittadini e la serenità degli operatori. (Nella foto: ospedale Santa Maria Goretti)

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