Msf e Asl Roma 2 in aiuto alle donne fragili

La Ong Medici Senza Frontiere e la Asl Roma 2 insieme per la salute delle donne. Sono quelle più fragili, le straniere immigrate, spesso prive di residenza e impossibilitate ad accedere all’assistenza di base, le destinatarie delle cure del team impegnato nel progetto Saida – salute integrata delle donne – attivo da tre mesi nei quartieri periferici di Roma Est. Una task force dell’ascolto e della presa in carico che ha registrato risultati lusinghieri nei tre mesi di attività. Si parte dalle visite ginecologiche, dalla prevenzione dei tumori del collo dell’utero e del seno, passando ai servizi sanitari legati alla sfera materno-infantile, quelli maggiormente trascurati, con un particolare interesse ai problemi di infertilità che vanno man mano aumentando. In particolare, sono prese in considerazione le donne che vivono in insediamenti non regolari, in cui si effettuano accessi periodici del gruppo di lavoro, offrendo tutte le prestazioni previste nel protocollo del progetto: ascolto, orientamento, assistenza per la tutela di gravidanza e maternità, screening gratuiti per la prevenzione dei tumori femminili. Il gruppo di lavoro, di cui fanno parte una ostetrica, una psicologa, una assistente sanitaria, una operatrice socio legale e una mediatrice culturale, non trascura altri aspetti molto sentiti nelle comunità di migranti e di donne poco garantite, quali la prevenzione della violenza di genere, inclusa la violenza sessuale in situazioni specifiche, come nelle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale e nelle mutilazioni genitali femminili, deprecabile tradizione diffusa in alcune comunità straniere. Sono state più di 400 le donne raggiunte nei primi tre mesi di attività, con attività di informazione e promozione della salute, 92 quelle seguite per esigenze mediche o socio-legali. Tra queste, 56 si sono rivolte ai consultori familiari di zona.  

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