Elisoccorso, garanzia per le urgenze del Lazio

Il soccorso in elicottero nel Lazio ha assunto un ruolo basilare. La razionalizzazione delle strutture derivante al piano di rientro, con la modifica della “geografia” sanitaria ha reso sempre più indispensabile una perfetta organizzazione dei voli in emergenza/urgenza per questo la Regione Lazio ha investito nel settore, promulgando un apposito decreto il 28 settembre 2011 e annunciando l’attivazione di cinque nuove elisuperfici. Le notizie degli ultimi giorni, legate alla chiusura della piazzola di atterraggio dell’ospedale San Camillo di Roma – Dipartimento di emergenza di II livello ad altissima specializzazione, centro trapianti e sede dell’unità operativa shock e trauma – hanno sollevato qualche preoccupazione ma la presidente Renata Polverini, commissario alla Sanità regionale, punta molto sull’articolato progetto di implementazione dell’elisoccorso che dispone di un finanziamento complessivo pari a 744.478,62 euro e che vedrà, una volta ultimato, la realizzazione di strutture nei comuni di Acquapendente, Amatrice, Formia, Ostia e Terracina. Si intende così garantire una copertura totale del territorio con una rete capillare di piste per garantire ai cittadini pari opportunità di trattamento, in qualunque area essi risiedano e, per assicurare l’appropriatezza delle richieste, sarà avviata una attività di valutazione dei codici di chiamata. Per quanto attiene al San Camillo, la direzione dell’ospedale ha comunicato che si sta attivando per risolvere le criticità individuate dall’Enac (ente nazionale aviazione civile), relative alla vicinanza della zona di operazioni ai padiglioni del nosocomio e alla mancanza di un responsabile del servizio, causa pensionamento del precedente.

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