È il professor Paolo Sbraccia il nuovo presidente dellItalian Barometer Diabetes Observatory Foundation (Ibdo Foundation). L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea svoltasi nei giorni scorsi, che ha visto il rinnovo delle cariche sociali della Fondazione. Il professor Renato Lauro, già storico presidente, è da oggi presidente emerito. Nel nuovo Consiglio direttivo, vicepresidente vicario è la dottoressa Ketty Vaccaro, vicepresidente il professor Davide Lauro, segretario generale il professor Alfonso Bellia. Ibdo Foundation nasce come qualificato gruppo nell’ambito dell’Università di Roma “Tor Vergata” con l’idea di farne un moderno laboratorio di idee, per rispondere all’esigenza di affrontare il diabete e l’obesità attraverso un confronto continuo sulle tematiche cliniche, sociali, economiche e politico-sanitarie. Il confronto strutturato, l’analisi e il monitoraggio continuo dei dati, nell’approccio di Ibdo Foundation, permettono di valutare una varietà di indicatori per giungere a individuare strategie a breve, medio e lungo termine in grado di determinare reali cambiamenti gestionali. «Sono onorato di ricevere questo prestigioso incarico – dichiara il presidente eletto Paolo Sbraccia – L’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation ha dato finora un notevole contributo al contrasto al diabete e all’obesità, attraverso una costante integrazione dell’area clinica con quella sociale, economica e politica. Ha sempre mirato a individuare le priorità di una tabella di marcia dedicata all’intervento su queste malattie strettamente interconnesse. Devo naturalmente rivolgere un profondo e sentito ringraziamento al professor Renato Lauro per l’alto valore del lavoro svolto nel ruolo di presidente – continua Sbraccia – che ha permesso alla Fondazione di raggiungere questi importanti risultati. C’è ancora molto lavoro da fare nel contrasto a queste emergenze, non solo sanitarie. Il mio impegno, raccogliendo questa eredità, sarà quello di portare avanti questo modello di partnership intersettoriale tra istituzioni, società scientifiche, associazioni di pazienti, università e tutti gli interlocutori coinvolti nella lotta al diabete e all’obesità, nel promuovere uno strumento in grado di dare organicità e sistematicità alle numerose iniziative intraprese sul diabete e sull’obesità».

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