Dopo vari passaggi istituzionali, la proposta di legge “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”, approvata dalla giunta della Regione Lazio l’8 febbraio, fortemente voluta dall’assessore all’Inclusione sociale e politiche della persona Massimiliano Maselli, finalmente arriva al traguardo, con il voto all’unanimità del Consiglio di via della Pisana. Una svolta importante che segna un significativo passaggio, secondo il proponente Maselli, connotata anche dal lessico che si avvale dell’inevitabile anglicismo, riferito a persone, spesso familiari stretti, che dedicano gran parte della propria vita alle cure di congiunti fragili, spesso affetti da patologie croniche e gravi disabilità. Sono circa  25mila i residenti del Lazio a cui è affidato tale compito; grazie al nuovo testo approvato riceveranno vari benefici e sostegni, finanziari e di supporto alle incombenze quotidiane – tra cui crediti formativi per chi è studente –  consentiti da uno stanziamento di 15 milioni di euro, valido per il triennio 2024 – 2026. “La tutela dei diritti del caregiver riveste un’importanza cruciale – ha spiegato l’assessore Maselli – considerando l’impegno costante e prolungato nel tempo che queste figure svolgono”. Spesso sono le donne a ricoprire tale ruolo e il testo approvato – fortemente impernato sulla valorizzazione e la piena integrazione di tale figura – tiene conto di questo aspetto. Altro importante aspetto considerato, è quello relativo agli assistenti familiari che, in giovane età, spesso si trovano ad assumere responsabilità di cura. Anche per loro, al fine di agevolarne gli impegni di studio, ci sono previsioni di aiuto in termini di riduzione delle tasse universitarie, oltre al riconoscimento di crediti formativi. In più, per chi concorre a posti pubblici in enti regionali, come operatore sociosanitario o infermiere, saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi. Altro elemento innovativo è l’istituzione di un budget personale  per spese relative al benessere psicofisico dell’assistente familiare e l’istituzione di una giornata dedicata, da celebrarsi il secondo venerdì del mese di ottobre di ogni anno. “Ė significativo  che la legge sia stata approvata all’unanimità, trattandosi di una questione trasversale che guarda ai bisogni delle persone più fragili e deboli della nostra regione”, ha commentato la consigliera regionale di Fdi Edy Palazzi ma non sono mancati apprezzamenti da parte di esponenti dell’opposizione. Di “passo in avanti per il lavoro di cura familiare” parla in una nota Rodolfo Lena (Pd), vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, evidenziando l’impegno collegiale prestato e l’accoglimento di emendamenti “presentati insieme ai colleghi del Partito democratico”, continua il comunicato, rilevando l’importanza del riconoscimento dello status di ‘caregiver’ non solo ai familiari ma ai conviventi. Di “legge di civiltà, che conferma la sensibilità di questa amministrazione regionale verso le tematiche sociosanitarie” ha parlato il presidente della commissione regionale Bilancio Marco Bertucci (FdI) mentre, dall’opposizione, Alessandra Zeppieri del Polo progressista sinistra ecologista, riconosce che con la legge “si è aperto un percorso importante”, i cui risultati avranno di sicuro ripercussioni positive nella cura della persona.

 

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