Comunicazione sanitaria, un altro passo avanti grazie alla cosiddetta “Medicina di collaborazione”, innovazione proposta dalla Sigenp – Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica – con cui viene adottato il metodo della trasparenza e del confronto sulle patologie e i piani assistenziali. Si tratta di un progetto di interazione tra la società scientifica, che mette a disposizione il proprio sito, e dodici associazioni di famiglie con pazienti pediatrici affetti da patologie gastroenteriche croniche, molte delle quali rare. “Cliccando su https://sigenp.org/ saranno a disposizione, oltre a notizie e informazioni, gli elenchi dei centri di cura – spiega il presidente Sigenp Claudio Romano – e verranno  creati canali appositi sui social network con la funzione di confronto e di ascolto. Ci saranno inoltre – continua il professore – momenti di incontro in presenza come ad esempio, in occasione dei prossimi congressi nazionali Sigenp, in cui è previsto un apposito spazio per le associazioni confederate, affinché si sviluppi ancora di più la comunicazione tra medici, giovani pazienti e famiglie”. Il compito che si è prefisso la società scientifica non si esaurisce soltanto nella comunicazione ma vede un ulteriore sviluppo nella assistenza ai tavoli tecnici, nei rapporti con le istituzioni e nei  corsi di formazione, specie per le applicazioni della telemedicina, una disciplina che rappresenta sempre di più la garanzia per una migliore presa in carico delle persone curate. “Le famiglie dei nostri assistiti – continua ancora Romano – avranno un rapporto sempre più diretto con la nostra società scientifica; saranno informate sugli avanzamenti diagnostici e terapeutici e sui progressi della ricerca con grande tempestività”. Un approccio importante, il legame tra famiglie e specialisti, considerato che le malattie gastroenteriche dei bambini sono per lo più croniche. A trarre vantaggio da questa collaborazione saranno, oltre ai pazienti, anche i medici che avranno un osservatorio privilegiato per inquadrare in modo continuativo e complessivo il quadro clinico degli assistiti. (Agr)

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