In quei locali dovevano aprire sei negozi. Un sicuro introito per l’amministrazione comunale di Artena, proprietaria delle mura. La giunta guidata dal sindaco Felicetto Angelini ha deciso però di fare un’altra scelta: destinare i locali a servizi pubblici destinati alla collettività. Così, ha aperto i battenti il 15 novembre il presidio sociosanitario che dal  21 dicembre 2017 – data della determina di giunta che cambiava destinazione d’uso ai locali – attendeva di entrare in funzione, con grande giovamento per i cittadini che potranno così fruire di servizi per l’infanzia e la famiglia, come la pediatria, le vaccinazioni  per i bambini e il percorso nascita. Alle piccole medicazioni e all’assistenza di base, provvederà l’ambulatorio infermieristico. Saranno inoltre presenti specialità mediche come l’ortopedia, l’oculistica, la geriatria, l’ostetricia e lo screening ginecologico, in attesa che sia attivato il punto prelievi ematochimici. Il tutto prenotabile al Cup, con notevole vantaggio per i residenti non più costretti ad arrivare a Colleferro e contestuale snellimento dei servizi dello stesso nosocomio. Sarà così possibile per i residenti e le famiglie, seguire i percorsi di prevenzione e promozione della salute. “È un passaggio importante per una città come Artena – ha commentato il direttore generale della Asl Roma 5 Giulio Santonocito – si tratta di un progetto funzionale ed efficace che mira, come altri promossi dalla nostra Asl, a fornire prestazioni sanitarie sempre più di prossimità e a domicilio dei pazienti”. All’apertura della struttura erano presenti, insieme allo stesso direttore generale, il sindaco Angelini, l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Giancarlo Righini e altri esponenti dell’amministrazione comunale. La struttura è stata finanziata con risorse del Pnrr e si affianca alla farmacia comunale, altro servizio sociosanitario essenziale di recente apertura.

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