Amsi: “la lezione della pandemia per il futuro”

I rappresentanti di un network di associazioni di matrice internazionale, tra cui l’Amsi medici di origine straniera in Italia, le Comunità del mondo arabo e l’Unione medica euromediterranea, insieme ad Aiop sanità privata, il Gruppo 24 Ore e l’Ordine degli avvocati di Roma hanno affrontato il 31 maggio nel convegno “Diritto alla salute e cooperazione internazionale: la lezione della pandemia per prevenire future crisi globali”, tutte le sfide poste dal Covid-19 e le possibili risposte per scongiurare eventi drammatici come quelli appena vissuti. Per il fondatore dell’Amsi Foad Aodi (nella foto) “è urgente coinvolgere i migranti irregolari nella campagna di vaccinazione per tutelare il diritto alla salute delle persone. Ė importante accelerare la campagna di immunizzazione – continua Aodi – e sostenere il programma Covax per combattere il coronavirus e le sue varianti nel mondo”. Il fondatore di Amsi e consigliere Fnomceo – Federazione degli Ordini dei medici – ha insistito inoltre sulla necessità di incrementare gli esami autoptici e sulla urgenza di combattere la disinformazione, specialmente quella diffusa sui social. “Ė fondamentale valorizzare le buone pratiche, la telemedicina, la salute globale, gli scambi sociosanitari e la collaborazione interprofessionale”. Il professore ha concluso l’intervento mettendo a disposizione la presenza e l’esperienza in 80 paesi attraverso l’azione delle associazioni che operano globalmente per la salute della collettività. Sul piano legale, Federica Federici, avvocato vicepresidente di Uniti per Unire, ha rivisitato il concetto della cooperazione internazionale in una prospettiva di emergenza sanitaria così da coniugare il diritto alla salute alle cure e al benessere, come stabilito dall’articolo 25 della “Dichiarazione universale dei diritti umani”,  contemperando lo stesso con una nuova responsabilità sociale da parte dei vertici politici, delle istituzioni internazionali, delle università, degli enti di ricerca e di tutti gli attori che concorrono alla sua affermazione. “Occorre una cooperazione tra scienza e diritto, politica ed economia, società e organi di informazione – ha sostenuto l’avvocato – affinché siano abbattute le incertezze. Occorre puntare sulla formazione, l’informazione e analizzare criticamente ma al contempo costruttivamente la gestione dell’emergenza”. Per la sanità privata, è intervenuta Jessica Faroni, presidente Aiop-Lazio e vicepresidente del movimento Uniti per Unire. “Ė necessario intensificare la collaborazione tra sanità privata e pubblica – ha sostenuto la manager sanitaria – per l’interesse dei cittadini e dell’Italia”.

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