“La Costituzione è la nostra via maestra e noi la vogliamo realizzare”. Con questo appello, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha dato il via alla grande manifestazione che il 7 ottobre riempirà le strade del centro di Roma e che ha ricevuto numerosissime adesioni da parte di quella fetta di società che si ispira ai valori della nostra Carta. Una sanità pubblica messa sempre più in discussione. La possibilità di definanziamento del Servizio sanitario nazionale, che si prospetta dopo decenni di tagli lineari e di minore assegnazione di risorse rispetto a quelle programmate, sta allarmando associazioni, cittadini e forze sociali. Per questo in molti hanno risposto all’appello lanciato dalla Cgil, “La via maestra. Insieme per la Costituzione”, questo il suggestivo slogan scelto per aggregare le realtà di base impegnate a costruire una alternativa al modello liberista di società. Un network che rappresenta, in embrione, un possibile soggetto politico in grado di ridisegnare il modello sociale attuale, nel rispetto di maggiori diritti e opportunità per tutti. Oltre alla Costituzione, valore guida e focus della giornata, numerose sono le parole d’ordine richiamate dai partecipanti: il lavoro, stabile, libero, di qualità; il diritto alla salute, un Servizio sanitario nazionale e un sistema sociosanitario pubblico, solidale e universale; il diritto all’istruzione, il contrasto a povertà e diseguaglianze e la promozione della giustizia sociale. E ancora: un ambiente sano e sicuro, una politica di pace intesa come ripudio della guerra e la costruzione di un sistema di difesa integrato con la dimensione civile e nonviolenta. Ma le istanze non si esauriscono qui. Sotto la lente di ingrandimento dei manifestanti, la tanto biasimata autonomia differenziata e le previste riforme che, secondo il parere dei promotori, porterebbero a “uno stravolgimento della Repubblica parlamentare”. Il tutto, per scongiurare il paventato “svuotamento della Costituzione e l’affievolimento dei diritti e di uguali opportunità per tutti i cittadini”. (Nella foto: Landini con il premier Meloni)

 

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