La guerra del Cup. Il 21 settembre il primo sciopero dei lavoratori sotto la Regione Lazio

zingaretti 3Cup regionale, il bando per il rinnovo del servizio di prenotazioni sanitarie telefoniche all’803333 da mesi sta alimentando critiche e proteste. Per prima, AssoTutela, agguerrita associazione sempre in prima linea per la difesa dei diritti di lavoratori e cittadini ha messo in atto numerose azioni, tra cui quelle legali, contro un bando di gara che non rispetterebbe i livelli occupazionali e le garanzie per gli operatori disabili.
Gli stessi sindacati hanno alzato le barricate contro l’amministrazione scendendo in piazza – in questo caso sotto il palazzo della giunta del Lazio, in piazza Odorico da Pordenone – così, il 21 settembre Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto a gran voce il mantenimento dei circa 300 posti di lavoro, sui 1500 totali, che la formulazione del bando metterebbe a rischio. Il presidente Zingaretti, si era affrettato a precisare in una nota, alcuni giorni prima dell’agitazione che “il servizio di prenotazione negli ultimi anni ha registrato una contrazione degli accessi legati ad una riorganizzazione e all’utilizzo di nuove tecnologie”, rimarcando comunque “la disponibilità dell’amministrazione regionale a discutere eventuali proposte delle organizzazioni sindacali, evitare inutili disagi per i cittadini e un clima di esasperazione tra i lavoratori”. Secondo il governatore del Lazio “i numeri sugli esuberi annunciati da alcuni esponenti dell’opposizione sono fuori da ogni logica e comunicati solo per creare allarmismi” e, per quanto riguarda le richieste di salvaguardia dell’occupazione, Zingaretti ha aggiunto di voler “raccogliere gli appelli che in questi mesi sono arrivati dai lavoratori, dai sindacati e dalle forze di opposizione” e di aver convocato un tavolo per ricercare tutte le possibili soluzioni raccogliendo le istanze sindacali. Sembra però che la prima gara, svolta in Italia in condizioni di vigilanza collaborativa con l’Autorità anti corruzione presieduta da Raffaele Cantone, non rassicuri nessuno così, dall’opposizione in Consiglio regionale sono arrivate altre bordate nei confronti del presidente/commissario alla Sanità che continua ad assicurare di “voler garantire il totale riassorbimento dei lavoratori eventualmente in esubero e la tutela dei soggetti svantaggiati”. Il consigliere di Forza Italia, Giuseppe Simeone, riferendosi al Consiglio regionale straordinario appositamente convocato su richiesta del collega Storace, ha tuonato: “Zingaretti non partecipando al consiglio non ha dimostrato alcun rispetto verso i lavoratori, approvando una risoluzione dove di clausole sociali a tutela del riassorbimento di tutti gli operatori non vi è traccia. Il che si tradurrà in precarietà, incertezza e perdita di posti lavoro con un danno sul piano occupazionale e dei servizi già in stato emergenziale della sanità nel Lazio”. Identica la posizione del collega di partito Adriano Palozzi mentre il portavoce del Movimento 5 Stelle se la prende con tutto il Pd che “ha scaricato i lavoratori del Cup abbandonandoli al proprio destino”.

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