Goretti: ancora ritardi per il Dea di secondo livello

Ospedale_Santa_Maria_Goretti_di_LatinaGiuseppe Simeone (FI) chiede a Zingaretti la realizzazione del nuovo dipartimento di emergenza

Arriverà forse a fine 2018 il nuovo dipartimento di emergenza di II livello all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Lo sottolinea in una nota il consigliere regionale Giuseppe Simeone che critica ritardi e mancata programmazione della Regione Lazio. “Nel decreto firmato in questi giorni da Zingaretti – esordisce l’esponente di Forza Italia – che in centottanta pagine traccia le linee della riorganizzazione della rete ospedaliera, non si scorge alcuna efficiente programmazione per gli anni che verranno. Anzi, spicca la previsione di attivazione del Dea di II livello il 31 dicembre 2018 quando tale intervento era previsto entro il 30 giugno 2015: una espressione di completo fallimento”. Sotto accusa i mancati interventi migliorativi nei confronti del nosocomio sul piano edilizio e per quanto attiene alla dotazione di risorse umane. “Da anni – sostiene Simeone – chiediamo l’adeguamento strutturale e del personale, l’inserimento delle specialità medico chirurgiche necessarie per l’attivazione di un dipartimento di emergenza ad elevata specializzazione ma, da questo punto di vista, non è ancora chiaro quali azioni si intendano perseguire per arrivare al risultato”. Per il territorio compreso nella Asl di Latina il Dea ad alta intensità assistenziale sarebbe essenziale, considerato che le indagini epidemiologiche individuano quale prima causa di morte tra i residenti le malattie del sistema cardiocircolatorio, con una media di decessi annui intorno al 40%. Atra emergenza su cui il dipartimento potrebbe incidere notevolmente è rappresentata dalle morti evitabili, ovvero quelle per incidenti stradali che colpiscono in maggioranza la fascia di età tra i 14 e i 34 anni. “In questi anni sono state cancellate le eccellenze, ridotti i posti letto, penalizzati ospedali come quelli di Formia, Fondi e Terracina. Di questo passo la realizzazione del Dea appare sempre più improbabile”, conclude Simeone.

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