In Italia è considerata una malattia sociale: colpisce circa 600mila persone. La Celiachia, intolleranza al glutine, è una condizione che, se non diagnosticata e trattata tempestivamente, può sviluppare complicanze importanti e irreversibili. Al momento si combatte con la dieta, unica terapia valida. Esiste anche la forma cutanea, detta erpetiforme perché in questi pazienti il glutine, invece di provocare un’infiammazione a livello della mucosa intestinale, determina una reazione infiammatoria a livello della cute, con gli stessi meccanismi di quella intestinale nella celiachia tradizionale. La Regione Lazio affronta tale condizione grazie alla proposta di legge numero 139 del 1° marzo 2024 “Interventi a favore dei soggetti affetti dalla malattia celiaca e della sua variante dermatite erpetiforme”, primo firmatario Marco Bertucci, presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale. Un provvedimento che mette in primo piano l’informazione e la formazione, per sviluppare la consapevolezza nei pazienti – che per molto tempo non manifestano sintomi rivelatori della patologia – e creare una rete di servizi per non lasciare le persone sole. Conoscenza, prevenzione e diagnosi tempestiva sono i cardini della proposta di legge. Obiettivi che, uniti alla ricerca scientifica e a presidi permanenti in aiuto, come lo sportello informativo presso tutte le Asl, il tavolo permanente con funzioni consultive e il Piano triennale degli interventi, supportano le campagne di comunicazione a cadenza periodica, insieme alla giornata della Celiachia da celebrare ogni anno il 15 settembre. Previsti inoltre interventi educativi e didattici nelle scuole primarie e secondarie e la formazione del personale sanitario nei presidi accreditati e nei centri assistenziali specialistici. Un intervento a tutto campo, con la creazione di una efficace rete assistenziale. Dopo il via libera della commissione Bilancio, la proposta è passata il 29 maggio in commissione regionale Sanità, con approvazione unanime e per sostenerla, viene stanziato un milione di euro: 400mila euro per il 2025, 150mila euro per il 2026 e altrettanti per il 2027, più 100mila euro nel triennio 2025-27 per la produzione di cereali senza glutine da destinare al settore agricolo. Infine, per la formazione del personale, sono previste risorse del Servizio sanitario regionale. E ora la parola, per licenziare la legge, passa al Consiglio della Pisana.

Commenti Facebook:

Commenti