Celiachia: sportelli informativi nelle Asl
Approvata la legge e stanziate le risorse per assistenza sanitaria e diffusione di alimenti specifici
Celiachia: non è una moda alimentare ma una condizione medica cronica che impone rigore, informazione e una rete solida di servizi. Lo sa bene Marina, la chiameremo così, a cui la Celiachia ha guastato l’adolescenza, con quei disturbi di cui non si capiva la natura e che non riusciva a eliminare, nonostante ricerche cliniche e cure inadeguate. Come lo sa Giovanni, arrivato alla maturità sempre accompagnato da fastidi generati da “malassorbimento”, quella intolleranza al glutine diagnosticata solo in età avanzata. Entro breve, per loro, come per altre 24mila persone affette dalla malattia e residenti nel Lazio, sarà possibile godere di un’assistenza mirata ed esigere, presso i locali di ristorazione e le catene di esercizi alimentari, la fruizione di pasti adeguati e l’acquisto di prodotti specifici, anche con buoni pasto. E molte altre sono le disposizioni, in questo testo di tredici articoli, approvato all’unanimità alla Pisana il 4 giugno, il cui cammino è iniziato il primo marzo 2024, come proposta di legge 139, di iniziativa dei consiglieri Marco Bertucci, Emanuela Mari, Edy Palazzi e Alessia Savo, passando all’esame di sei commissioni e raccogliendo tutti i possibili pareri ed esperienze in apposite audizioni. Ė stata la stessa Palazzi, esprimendo in aula consiliare il voto favorevole di Fratelli d’Italia, a ricordare in una nota quanto sia importante “sensibilizzare l’opinione pubblica per offrire adeguata assistenza e aumentare i servizi sociosanitari in favore dei soggetti celiaci”. E la legge approvata risponde in pieno alle esigenze di persone affette dalla patologia, grazie ad adeguate risorse pari a un milione di euro ripartiti nel triennio 2025-2027 più 300mila euro per il settore agricolo, che dovrà incentivare la produzione di cerali senza glutine. “Formazione e informazione”, i cardini del provvedimento che il primo firmatario Marco Bertucci, presidente della commissione regionale Bilancio ha sostenuto con forza, appoggiato dalla “Associazione italiana Celiachia” e che vedrà coinvolte nell’opera di informazione anche le scuole. Punto di forza uno sportello informativo in ogni Asl, afferente al servizio di Igiene, alimenti e nutrizione (Sian) a cui potranno rivolgersi non solo i pazienti e le famiglie ma anche gli addetti alla produzione alimentare, alla ristorazione e al settore alberghiero, a cui si affiancherà un tavolo tecnico regionale a cui sarà affidato il monitoraggio sull’assistenza ai celiaci, che il 15 settembre di ogni anno, con la Giornata regionale sulla Celiachia, ricorderanno a tutti la propria condizione. “La Regione Lazio ha scelto di non voltarsi dall’altra parte – ha commentato il presidente Francesco Rocca – abbiamo approvato un atto di responsabilità e attenzione che mette al centro la dignità e la qualità della vita di chi convive con questa patologia”. Un altro passo verso l’abbattimento di barriere e per affermare il diritto alla salute.