“Abilitazione, recupero o mantenimento delle capacità di svolgere occupazioni quotidiane significative, promuovendo autonomia, partecipazione e qualità della vita: sono queste le attività su cui si centra la Terapia Occupazionale, in persone di tutte di tutte le età. In un contesto sociale sempre più segnato da cronicità, invecchiamento e fragilità, il contributo del Terapista Occupazionale è decisivo. Tuttavia, nonostante la sua efficacia sia scientificamente riconosciuta a livello nazionale e internazionale, in Italia la professione continua a essere scarsamente rappresentata all’interno del nostro sistema salute”. A lanciare l’appello, in occasione della Giornata Nazionale della Terapia Occupazionale, che si celebra il 24 maggio è Luigia Fioramonti, Presidente della CdA dei Terapisti Occupazionali dell’Ordine TSRM e PSTRP (Tecnici radiologi e professionisti sanitari della prevenzione e riabilitazione) di Roma e Provincia. La Giornata è un appuntamento importante per dare visibilità a una professione sanitaria basilare nei percorsi di cura, riabilitazione e inclusione. Carenza di personale e disparità territoriali. Nel sistema sanitario pubblico, tra i principali problemi che non permettono di assicurare un’assistenza che risponda in modo adeguato alle richieste di salute dei cittadini vi è proprio la carenza di terapisti occupazionali, unita a una presenza disomogenea di questa figura sanitaria sul territorio nazionale. “In molte realtà – continua la Presidente Luigia Fioramonti – il Terapista Occupazionale è assente o scarsamente integrato nei servizi, impedendo di fatto a numerosi cittadini di accedere a trattamenti che potrebbero migliorare in modo significativo il loro benessere occupazionale e la loro qualità di vita. Questa condizione alimenta vere e proprie disparità assistenziali: nelle strutture ospedaliere pubbliche territoriali l’insufficiente dotazione di terapisti occupazionali fa sì che l’accesso ai servizi dipenda più dalla disponibilità di personale che dai reali bisogni della persona. In assenza di un numero adeguato di professionisti, il cittadino subisce conseguenze tangibili: diminuzione dell’autonomia, aumento del rischio di ricovero prolungato o istituzionalizzazione, isolamento sociale e un carico assistenziale insostenibile per le famiglie”. Il ruolo del Terapista Occupazionale nella sanità territoriale. La Giornata Nazionale rappresenta anche un’occasione per rilanciare il ruolo della Terapia Occupazionale nel nuovo modello di assistenza territoriale, promosso dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il Terapista Occupazionale può contribuire in modo essenziale alla presa in carico domiciliare, alla valutazione dell’ambiente di vita, al sostegno ai caregiver e alla promozione di interventi personalizzati, centrati sugli obiettivi significativi della persona. “Per garantire continuità assistenziale e percorsi realmente multidisciplinari, è fondamentale che la Terapia Occupazionale sia presente in tutte le aree del sistema sanitario: dagli ospedali alle strutture residenziali, fino alle Case della Comunità e ai servizi domiciliari”, conclude Fioramonti. Per tutti i componenti della CdA dei Terapisti Occupazionali dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e Provincia, dunque, “celebrare questa giornata non è solo un gesto simbolico, ma un invito concreto a riconoscere, sostenere e potenziare una professione che ogni giorno lavora per restituire significato, autonomia e dignità alla vita delle persone”.

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