Obesità, in Italia diventa malattia
Votata alla Camera la proposta di legge Pella, ora si attende il passaggio in Senato
L’obesità assurge al rango di malattia e viene inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Ė una vera e propria rivoluzione, quella contenuta nella proposta di legge di iniziativa del deputato Roberto Pella, votata alla Camera il 7 maggio – 155 favorevoli e 103 astenuti – approvata in precedenza il 28 maggio 2024 in commissione Affari sociali e che ora, per essere definitivamente licenziata dovrà affrontare il voto al Senato. Attraverso le nuove norme, un testo di sei articoli, le prestazioni che hanno una relazione con l’aumento ponderale saranno tutte a carico del Servizio sanitario nazionale e al paziente, qualora non sia esente, resterà solo l’incombenza del pagamento ticket. L’iniziativa nasce dall’opera incessante che i rappresentanti dell’intergruppo parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili” di cui Pella è presidente, svolgono da tempo per allertare l’opinione pubblica su un tema che diventa sempre più pressante e sensibilizzare la comunità scientifica affinché promuova programmi di prevenzione e indirizzi la ricerca a proporre rimedi sempre più efficaci. L’obesità sarà inoltre inserita nel Piano nazionale delle cronicità, un documento di indirizzo e approfondimento del ministero della Salute, mentre spetterà alle Regioni prevedere nei rispettivi Piani sanitari territoriali, iniziative volte a garantire pieno accesso alle cure e ai trattamenti nutrizionali, farmaceutici e chirurgici. Le persone adulte con obesità in Italia rappresentano il 12 per cento della popolazione, ovvero circa 6 milioni, a cui si aggiunge circa un altro 40 per cento di soggetti con sovrappeso, il che significa che nel nostro Paese il problema riguarda oltre la metà degli adulti. Circa un bambino su tre in Europa ha un problema di sovrappeso o obesità, e i numeri dell’Italia sono in linea, con circa il 30 per cento. “Con questo voto – dichiara Iris Zani, presidente della associazione Amici obesi e della Federazione italiana associazioni obesità – si va verso la garanzia di un migliore accesso alle cure e di finanziamenti che sostengano le azioni di prevenzione, da rivolgere in particolare alla popolazione più giovane”. Ė l’ambiente scolastico il primo soggetto che sarà interessato, attraverso specifici finanziamenti, dalle campagne di prevenzione, che spaziano dalla sollecitazione all’allattamento al seno nei primi sei mesi di vita alla pratica costante dell’attività sportiva, passando per l’alimentazione sana ed equilibrata. L’approccio al paziente è multidisciplinare e la patologia cronica, nel momento in cui la proposta dell’esponente di Forza Italia diverrà legge, dovrà essere gestita con criteri omogenei su tutto il territorio nazionale. L’Italia potrà diventare il primo paese al mondo con una legge mirata e, grazie al Fondo introdotto dalla Finanziaria con emendamento dello stesso Pella, la dotazione specifica è di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, cui andranno ad aggiungersi 200mila euro nel 2025, 300mila euro nel 2026 e 700mila euro nel 2027 tramite un secondo emendamento del Gruppo parlamentare di Forza Italia. Ė prevista inoltre, dall’articolo 4 del provvedimento, l’istituzione dell’Osservatorio per lo studio dell’obesità presso il ministero della Salute.