Sono passati venti anni, prima di vedere 1600 metri quadrati completamente ristrutturati nel corpo B dell’ospedale nato nel 1938 e progettato in stile razionalista; altrettanti 600 metri quadrati sono dedicati alla diagnostica, due moderne sale operatorie, strumentazioni all’avanguardia, ambulatori e un innovativo servizio di telemedicina che faciliterà la qualità di vita dei pazienti. Il tutto con un investimento di oltre sei milioni di euro, risorse che sanano una situazione incancrenita da tempo che non riusciva a sbloccarsi e che il 9 maggio ha finalmente visto tornare in piena attività l’Oftalmico di piazzale degli Eroi, appartenente alla Asl Roma 1, centro di riferimento regionale per le urgenze oculistiche e di eccellenza per le patologie oculari. Ha un pronto soccorso attivo 24 ore su 24, tratta circa 120 mila pazienti l’anno e vanta una importante mobilità attiva, con utenti provenienti da altre regioni. Ė stato oggetto di consistenti opere di ristrutturazione, grazie ai finanziamenti del cosiddetto articolo 20 della legge 67 del 1988 per gli interventi di edilizia sanitaria, al fine di renderlo competitivo a livello internazionale come centro oftalmologico di altissimo livello. Lavori iniziati che non finivano mai e finalmente, dal 2023, hanno ripreso vigore per arrivare finalmente alla conclusione, con palese soddisfazione dei vertici della Regione Lazio, presenti presso la struttura con il presidente Francesco Rocca e il direttore della integrazione sociosanitaria Andrea Urbani, accompagnati dal direttore generale della Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle. Sono state effettuate opere a carattere strutturale di consolidamento antisismico e adeguamento dei vari impianti, da quello elettrico a quello idrico, oltre alla ricostruzione del polo di diagnostica nel piano seminterrato di circa 600 metri quadrati, che era escluso originalmente dall’appalto. Moltissimi sono stati anche gli interventi effettuati sul piano terra di mille metri quadrati, completamente rimodulati per implementare le prestazioni sanitarie specialistiche e rispondere alle esigenze del cittadino. Fiore all’occhiello di tutti gli interventi, le tre sale per la telemedicina – una dedicata alla rete interna due all’esterna – che unita alle apparecchiature elettromedicali, una Moc, una Tac, microscopi operatori e altre strumentazioni iper-specialistiche di precisione fa dello storico ospedale una struttura all’avanguardia della sanità regionale. Grazie al nuovo assetto si amplia l’offerta sanitaria e sarà possibile abbattere le liste di attesa per gli interventi di cataratta, che vedono 5mila persone in lista di attesa in tutto il Lazio. All’Oftalmico sono 6mila gli interventi effettuati ogni anno, di cui 3.500 solo per la cataratta e più di mille per il distacco della retina. E le innovazioni non si concludono con le opere ultimate: ulteriori 16 milioni saranno impiegati per più approfonditi interventi di edilizia sanitaria. “Il Lazio continua a investire in salute pubblica, con fatti concreti e risultati visibili – ha dichiarato il presidente Francesco Rocca – continuiamo a lavorare per offrire servizi moderni ed efficienti”.

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