Velletri, torna il posto di Polizia al Colombo
L’apertura il 17 giugno mentre continuano le azioni violente contro i sanitari
Ospedale Paolo Colombo di Velletri, il giorno tanto atteso è arrivato. Dopo 45 anni, nel nosocomio torna un presidio della Polizia di Stato, in un momento delicato per la sanità, bersagliata da mille problemi tra cui, la piaga delle aggressioni agli operatori è uno dei più gravi. La postazione si inserisce in un piano più articolato, voluto dal ministero dell’Interno e volto all’ampliamento della sicurezza nei presidi ospedalieri, che ha visto nell’ultimo anno un aumento esponenziale degli agenti passati da 299 a 432, con 196 postazioni attive rispetto alle precedenti 120. La questura di Roma ha attivato 18 posti negli ospedali con servizio diurno e anche in provincia si sta procedendo alacremente, per ridurre al minimo l’insicurezza di cittadini e operatori. Un ulteriore impegno dovrà riguardare l’ampliamento del servizio alle ore notturne, le più delicate per quanto attiene agli episodi violenti. “Uno sforzo notevole”, hanno sottolineato le autorità presenti al momento dell’apertura, il 17 giugno, con tanto di benedizione. “Quando le istituzioni fanno squadra, i risultati sono sotto gli occhi di tutti” ha esordito il sindaco di Velletri Ascanio Cascella, nel suo discorso denso di gratitudine per tutti coloro che si sono prodigati per ottenere questo risultato: dagli operatori sanitari alle stesse Forze dell’ordine questore in testa, passando per “l’infaticabile lavoro svolto dall’assessore Luca Quattrocchi, che ha curato i rapporti istituzionali previsti dall’iter del progetto”, ha spiegato il primo cittadino. La postazione si trova in un luogo strategico, nei pressi del pronto soccorso, la prima linea e sito sensibile per quanto attiene alle azioni di disturbo che sovente avvengono negli ospedali. Il paradosso è che, mentre raccontiamo di questo momento gioioso, altri due operatori della sanità sono stati malmenati da energumeni in preda a crisi di nervi. La prima, una dottoressa del policlinico romano di Tor Vergata, presa a pugni in faccia da un 23enne la sera di sabato 14 giugno, al momento del triage, quando ha avvertito il ragazzo che, per essere visitato avrebbe dovuto attendere il suo turno, dopo l’esame di pazienti più gravi. Il secondo è un medico del 118, aggredito la sera del 16 giugno sempre con un pugno alla testa, dentro l’ambulanza che correva a soccorrere un bambino sul litorale pontino. Il mezzo di soccorso è stato bloccato da un 30enne in evidente stato di alterazione, all’altezza di Porto Badino, nei pressi di Terracina. Una situazione allarmante che richiederà tempo per essere contrastata. Il ritorno del posto di Polizia negli ospedali è un primo segnale. (Foto da Facebook)