Sventato incendio al Policlinico Umberto I. Quando la sanità fa notizia sempre e comunque

vigili umbertoEra solo un fil di fumo ma per i media è diventato un caso da prima pagina. L’incendio sventato al Policlinico Umberto I, nella prima clinica chirurgica intitolata a Pietro Valdoni, si è rivelato soltanto il banale risultato di una macchinetta da caffè lasciata avventatamente su un fornelletto da campeggio, alle 7 di mattina del 12 settembre. L’episodio ha movimentato tutta la giornata della sanità romana e ha messo in allerta tutta la stampa locale. Perfino la presidenza della Regione Lazio si è sentita in dovere di lanciare un comunicato sul caso, parlando di “Episodio frutto di grave leggerezza” e ha chiesto una relazione alla direzione generale, al cui vertice è il poliedrico Domenico Alessio, un manager che ha sempre tenuto in grande considerazione i rapporti con i media cittadini. “E’ francamente imbarazzante dover constatare che l’eccessiva leggerezza nell’utilizzo di macchinari impropri per una pausa caffè fai da te in locali non adeguati e prossimi ai reparti ospedalieri può sfociare anche in tragedia”, è scritto sulla nota regionale. “Il caso ha voluto che questa eventualità oggi al Policlinico Umberto I sia stata sventata e  l’incendio sviluppatosi in un magazzino attiguo alle camere operatorie al quarto piano della prima clinica chirurgica abbia causato solo paura e disagi per pazienti e cittadini. L’episodio però non va sottovalutato e occorre che si faccia chiarezza”. Da parte della presidenza regionale è arrivata una richiesta di sanzioni e misure precauzionali per “censurare questi atteggiamenti ed evitare che si ripetano in futuro incidenti di questa potenziale pericolosità”. Evidentemente è ancora presente il ricordo del 4 luglio 2012, quando un analogo rogo invase i locali del terzo padiglione, la Chirurgia d’ urgenza, il Pronto soccorso e alcune sale operatorie al primo piano interrato, provocando l’evacuazione dei pazienti che, fortunatamente, nel recente episodio non hanno avuto bisogno di trasferimenti.

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