Sulla salute si vince o si perde la Regione

Il 4 marzo si sceglie chi governerà il Lazio nei prossimi 5 anni. Qui la sanità è argomento decisivo

Verso il voto di marzo anche nel Lazio. Qui, al contrario della campagna per le politiche, la sanità assume il ruolo principale nel confronto elettorale. Un segnale forte lo dà il presidente uscente Nicola Zingaretti, che candida nella sua lista civica un nome conosciuto in tale ambito: Carlo Picozza (nella foto), giornalista e voce – spesso anche critica – del quotidiano “La Repubblica”, sempre in primo piano nel racconto di carenze o eccellenze del settore. “Ho accettato la sfida perché in sanità, oltre  a cure per la salute, c’è bisogno di ridare dignità al cittadino malato” esordisce. “Il tema importante è l’umanizzazione dell’assistenza e l’accudimento delle persone. Il piano di rientro, costato sacrifici ai cittadini del Lazio, è servito in ogni caso ad abbattere piccoli e grandi potentati di Asl e ospedali”. Al contatto con i cittadini si affida invece la candidata presidente del Movimento 5 stelle Roberta Lombardi. Il suo giro elettorale è iniziato nei nosocomi delle province tra cui Rieti e Latina – territori in cui la pentastellata ha rilevato numerose criticità – per fare tappa poi al San Filippo Neri e al San Camillo di Roma. Il primo declassato dalla Regione da azienda ospedaliera a presidio Asl, l’altro è ospedale con il deficit più alto del Lazio. Il prossimo appuntamento, martedì 30 alle 10 al Cto della Garbatella, presidio della Asl Roma 2 che ha subito una profonda trasformazione: da efficiente pronto soccorso multispecialistico in un territorio con gran numero di anziani, a centro dedicato alla ortotraumatologia con un reparto per l’assistenza protesi e ausili affidata all’Inail.  

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