Stanziati 1,5 milioni di euro contro la ‘febbre da gioco’. Il Lazio combatte una piaga sociale

Rodolfo-Lena“Abbiamo acceso i riflettori su un disagio silenzioso che sta rovinando la vita di intere generazioni, un pugno nello stomaco alla dignità di tante persone”. Lo ha detto Il presidente della commissione Politiche sociali e Salute, Rodolfo Lena, nel corso della seduta del Consiglio regionale del 12 dicembre, in cui è stato approvato lo stanziamento di  1,5 milioni di euro nel triennio 2013-2015, quale finanziamento alla legge regionale Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico’, approvata all’unanimità lo scorso 24 luglio. “Il parlamento e il governo – ha aggiunto Lena – dovranno tenere conto delle indicazioni contenute nella nostra legge, per approvare a loro volta provvedimenti chiari e decisi per porre fine a questa piaga sociale ed economica, dalla quale paradossalmente lo Stato incassa proventi”. Nel corso della stessa seduta, è stata annunciata la nascita di un osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d’azzardo, i cui componenti redigeranno un rapporto annuale e vigileranno sulla corretta applicazione delle prescrizioni contenute dalla legge. La norma approvata nel Lazio, in particolare, disciplina la collocazione delle sale da gioco, preservando le cosiddette “aree sensibili” (scuole, ospedali, luoghi di culto, centri sociali e anziani), prevedendo incentivi per gli esercizi che rimuovano o non istallino slot machine o videolottery. In questa ottica, è stato istituito il marchio regionale “Slot free-RL”, rilasciato agli esercenti, ai gestori dei circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento, che non abbiano nel proprio esercizio apparecchiature per il gioco d’azzardo. La legge limita e punisce con sanzioni la pubblicizzazione dell’apertura o dell’esercizio di sale da gioco. Inoltre, i gestori di sale bingo, ricevitorie, agenzie ippiche dovranno esporre all’ingresso dei locali e sui relativi apparecchi materiale informativo sui rischi correlati e sui servizi di assistenza presenti sul territorio.

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