Sclerosi multipla, una patologia complessa e invalidante. Rientra tra le malattie autoimmuni, perché caratterizzata da una reazione anomala delle difese immunitarie, che attaccano alcuni componenti del sistema nervoso centrale scambiandoli per agenti estranei. Può colpire ad ogni età della vita ma, comunemente, è diagnosticata nei giovani adulti tra i 20 e i 40 anni. Si stima che nel mondo i pazienti siano circa 2,8 milioni, di cui 1.200.000 in Europa e circa 133.000 in Italia. La diagnosi ha un impatto molto forte sui pazienti e l’impegno delle istituzioni deve essere proteso a garantire a queste persone la possibilità di raggiungere il miglior adattamento e il miglior sviluppo personale, pur nelle difficili condizioni poste dalla malattia. “Vivere con la sclerosi multipla è una sfida continua che porta con sé effetti sociali ed economici” ha dichiarato Luisa Regimenti (nella foto) medico, responsabile del dipartimento Sanità di Forza Italia per l’Europa, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla sensibilizzazione sulla patologia. “Lo Stato dev’essere al fianco di queste persone per garantire una buona qualità della vita – ha continuato la professoressa – anche l’Europa può fare molto per questi pazienti, a partire dal sostegno alla ricerca e a progetti fondamentali per comprendere i meccanismi della malattia e studiare nuovi approcci di cura. Ma è importante che Bruxelles si faccia anche promotrice di politiche per garantire l’uguale accesso alle terapie e ai servizi per le persone con Sclerosi multipla in tutti i Paesi europei”. Un appello di cui si dovrà tener conto, considerati i progressi della ricerca, che necessita di investimenti per potenziare la diagnosi precoce e la medicina personalizzata, con la possibilità di avviare tempestivamente i pazienti al trattamento adeguato. “Oggi sappiamo che le nuove tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale, possono essere di grande aiuto per scovare i primi segnali della malattia, a volte silenti – ha chiarito Regimenti – dobbiamo pertanto essere a fianco di questi pazienti non solo il 30 maggio ma ogni giorno dell’anno per garantire tutto il sostegno necessario, a partire dai bisogni socioassistenziali”.

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