Santori: “Gli ospedali ‘di frontiera’ sono privi di tutto”
Bracciano, muore un paziente in attesa di ambulanza. Interrogazione di Fabrizio Santori (FdI)
“Presenterò una interrogazione urgente al presidente Zingaretti per sapere se corrisponde al vero la notizia dei ritardi nell’assistenza a un uomo di 68 anni che, cardiopatico e con una storia clinica importante, colto da malore sembrerebbe sia stato trasferito al Sant’Andrea, ospedale più vicino con terapia intensiva cardiologica, solo dopo 4 ore perché l’unica ambulanza presente era stata assegnata ad un altro paziente ritenuto prioritario”.
La denuncia arriva da Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia. “Quanto avrebbe raccontato il Tribunale per i diritti del malato di Bracciano per il tramite di CittadinanzattivaLazio è gravissimo – insiste il consigliere – e l’episodio, reso pubblico alla fine di giugno, sarebbe in realtà avvenuto nella notte tra il 27 e 28 maggio scorso”.
Si tratterebbe di un sessantottenne plurinfartuato con 13stent coronarici impiantati e duplice by-pass che, secondo quanto riferito dal Tdm di Bracciano, avrebbe accusato forti dolori e sarebbe stato soccorso poco dopo le 22 del 27 maggio, con una ambulanza senza medico a bordo. Ricevute le prime cure all’ospedale “Padre Pio”, il paziente sarebbe stato indirizzato alla terapia intensiva dell’unità coronarica del Sant’Andrea ma il trasferimento ha tardato in quanto l’ambulanza disponibile sarebbe stata usata per soccorrere una paziente in codice rosso per arresto respiratorio.
Nulla hanno potuto i medici all’aggravarsi delle condizioni dell’infartuato: l’ambulanza è rientrata alle 2 e 20 di notte ma ormai era troppo tardi.
“Se queste circostanze fossero confermate – sostiene Santori – ci troveremmo davanti all’ennesima assurda morte dovuta alla gestione dei servizi e delle cure primarie e di assistenza immediata ai cittadini del Lazio”.
“Gli ospedali di frontiera sono stati spogliati di tutto; ora vogliamo sapere nel dettaglio come si sono svolti i fatti descritti e i responsabili di queste decisioni assunte a seguito dei tagli voluti da Zingaretti”, chiosa il consigliere.