Sanità, programmi e promesse

Sanità del Lazio, cosa ci aspetta da qui a qualche mese? Le prossime elezioni regionali del 24 e 25 febbraio vedono al momento, tre candidature sicure: Davide Barillari del Movimento 5 Stelle, Francesco Storace de La Destra e Nicola Zingaretti per il Partito Democratico. Scaldano i motori i rappresentanti del M5S, che il 5 gennaio hanno convocato una assemblea per raccogliere le idee dei cittadini, nel corso della quale hanno distribuito un primo documento dal titolo “Pilastri del programma salute e sanità del Lazio”. Al primo punto si parla di salute quale diritto fondamentale, da garantire attraverso l’informazione e la prevenzione. Riorganizzazione della spesa, miglioramento dei servizi, educazione sanitaria, promozione degli stili di vita. Questo è il primo pilastro – con tutto quello che tale nome evoca – del programma dei seguaci di Beppe Grillo. Segue la trasparenza nella spesa sanitaria, con accenni alla razionalizzazione, tagli agli sprechi e priorità alla sanità pubblica senza distruggere le eccellenze private. L’attenzione va alle professionalità socio-sanitarie che dovranno essere valorizzate, alle cooperative che dovranno dotarsi di un codice etico, alla lotta agli sprechi e alla corruzione, con indizione di gare digitalizzate e gestite dalla Consip (l’ente preposto per tali procedure nella pubblica amministrazione), alla trasparenza con pubblicazione on-line di tutti gli atti di Asl e ospedali e registri pubblici con voci di spesa specifiche. Altri punti del programma: l’accessibilità alle cure con potenziamento dei Cup e l’assegno di cura per i pazienti cronici. Nel programma si parla poi della riorganizzazione della rete ospedaliera, del potenziamento dell’assistenza territoriale con ambulatori dotati di servizi di radiodiagnostica e la domiciliazione delle cure adottando modelli innovativi. Di assistenza territoriale parla anche Francesco Storace che precisa: “se sarò eletto non ci saranno più commissari di governo alla sanità che rispondono soltanto alle banche garantendo il rientro dal debito. Io ritengo che prima delle banche vengano i cittadini, poi il debito. Il mio programma – continua Storace – sarà incentrato sull’apertura di centinaia di ambulatori sul territorio, ai quali i cittadini potranno rivolgersi abbattendo la spesa ospedaliera’’. Si affida invece alle colonne del Corriere della Sera Nicola Zingaretti, che promuove il modello emiliano e lo stile di vita salutista adottato dai giapponesi. L’esponente del Pd, pur dichiarando di voler restare commissario, promette di sostituire i tagli con “l’efficientamento e una vera riforma del sistema sanitario”. Strumento guida sarà il “Manifesto della Salute” realizzato con la collaborazione di operatori e associazioni di malati. Anche per l’ex presidente della provincia di Roma “la lotta agli sprechi, alle ruberie e alla cattiva gestione” deve essere incessante per “recuperare enormi risorse” mentre gli obiettivi previsti dal piano di rientro potranno essere raggiunti “senza tagliare i posti letto”. Particolare attenzione Zingaretti vuole dedicarla allo snellimento della burocrazia e della legislazione. Quanto al San Filippo Neri, ritiene che l’ospedale sia “una struttura di eccellenza da preservare”.

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