Sanità, corre l’edilizia: più di 2 mln al Gemelli per l’Spdc

Edilizia sanitaria, si va avanti. Gli investimenti in questo campo sono notevoli e dopo l’annuncio di cinque nuovi ospedali da realizzare nella Regione Lazio – Tivoli, Gaeta, Amatrice, Golfo, Rieti – il 2 settembre è stato presentato il completamento della IV Fase del Piano decennale in materia di investimenti in edilizia sanitaria ex articolo 20 della legge 67 del 1988, una importante fonte di risorse che da decenni dà sollievo al settore. Questa volta i fondi a disposizione ammontano a un totale di 414.215.655 euro. Un altro rilevante aiuto alle strutture sanitarie, vetuste e non della Regione Lazio, fu presentato nel luglio 2021 grazie alla cosiddetta “riserva di utile di esercizio dell’ultimo anno”, ovvero il miglioramento dei conti della sanità, grazie anche alle “razionalizzazioni” operate nell’offerta dei servizi, che ha garantito un piano di investimenti pari a 70 milioni di euro destinati a potenziare la rete delle strutture presenti. “Una corretta gestione del bilancio della sanità – dichiarò in quella occasione l’assessore Alessio D’Amato – che favorisce un circolo virtuoso a beneficio dei cittadini”. In sintesi: una Regione tutta protesa alla digitalizzazione spinta, grazie ai fondi messi a disposizione con il Pnrr e con una spiccata propensione all’edilizia sanitaria, inclinazione non molto condivisa sulle pagine social dell’assessorato salutelazio.it, in cui i cittadini si chiedono la ragione per cui si punti su nuovi appalti, nuove strutture e notevoli investimenti, in un territorio che ha visto chiudere nell’ultimo decennio 16 ospedali rimasti in molti casi inutilizzati. Tra i principali interventi di questa tornata della benefica legge 67, elenchiamo 240 milioni per il nuovo ospedale di Latina, 33 milioni per il Sant’Eugenio di Roma, 9 milioni e 300mila euro sempre nella capitale per il San Giovanni Addolorata a Roma mentre a Sora vanno 25 milioni per il locale ospedale e 10 per il Belcolle di Viterbo. Ulteriori risorse sono impiegate per interventi non previsti dal Pnrr, con 15 milioni per le case di comunità e per la salute mentale, con 2 milioni e 800mila euro per attivare il servizio di salute mentale del Policlinico Gemelli.

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