Pasqua sugli sci, i consigli dell’esperto

Sono molti coloro che, anche in primavera, non rinunciano a una vacanza sulla neve. Sandro Rossetti, primario di  Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale San Camillo di Roma, ci fornisce preziose indicazioni per ottenere una preparazione idonea agli sforzi sulle piste. “Chi va a sciare senza un minimo di allenamento adeguato – spiega il professore – va incontro a un’alta percentuale di possibilità di infortunio. Due sciatori su tre cadono dagli sci e rischiano di farsi male perché non sono allenati. La distorsione è la lesione più diffusa tra i frequentatori delle piste da sci. Le parti del corpo più interessate da questo tipo di infortunio sono le ginocchia. Nello sci, a causa di una caduta, i più colpiti sono gli arti inferiori, meno gli arti superiori, si procurano una distorsione più le donne rispetto agli uomini. Nel 32,8 % dei casi – chiarisce Rossetti – l’intervento di soccorso sulle piste è effettuato in seguito a distorsioni a carico degli arti inferiori nel 94,2 % dei casi. Seguono le contusioni, le fratture, le lussazioni e le ferite. Coloro che utilizzano lo snowbord risultano invece molto più a rischio di riportare una lesione agli arti superiori (44%). Da qui la necessità di arrivare alla settimana bianca con una preparazione muscolare adeguata. “Bisogna lavorare sul quadricipite e il bicipite femorale per dare stabilità articolare al nostro ginocchio – spiega l’ortopedico – L’altra articolazione da proteggere è la spalla perché la lussazione traumatica è frequente nel trauma da caduta da sci. Il consiglio è quello di dedicare un’ ora per un paio di settimane, prima di partire, o alla palestra o al nuoto con l’ausilio di un buon preparatore atletico che sappia indicarci gli esercizi migliori per rinforzare e proteggere ginocchio e spalla” Per il professor Rossetti “se non fosse possibile recarsi o in palestra o in piscina tutti noi abbiamo la possibilità di prepararci in casa, con esercizi di flesso-estensione degli arti inferiori. E’ necessario distendersi su un tappeto, tirare verso il nostro naso la punta del piede tenendolo a 90° rispetto alla gamba, contrarre al massimo il muscolo della coscia, sollevare l’arto dal terreno fino a portarlo a 45° rispetto al pavimento, contare fino a 10 mantenendo la massima contrazione e riportarlo a terra. Ripetere questo esercizio fino a che la coscia appare dolente. Questo banale esercizio ripetuto 2 volte al giorno ci permetterà in 2 settimane di affrontare la settimana bianca in condizioni di sicurezza”.

 

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