Via libera alla realizzazione della Rete per il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nella Regione Lazio. Prende il via un nuovo modello di assistenza sanitaria, con una particolare attenzione verso gli adolescenti. Sono proprio le giovani generazioni a soffrire, sempre più di frequente, di disturbi legati alla salute mentale, specie nella fascia tra i 12 e i 15 anni. Ė il presidente Francesco Rocca a spiegare la nuova organizzazione: “Puntiamo a costruire una rete fatta di servizi accessibili, centri dedicati e professionisti qualificati, perché la salute mentale e il benessere psicologico siano una priorità reale“. Ci sarà inoltre il significativo supporto del territorio. La rete si basa sul ruolo chiave dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e delle equipe multidisciplinari ambulatoriali, in cui opereranno varie professionalità (psichiatra, neuropsichiatra, psicologo specializzato in psicoterapia, dietologo, nutrizionista clinico, assistente sociale, tecnico della riabilitazione psichiatrica, infermieri, dietista e personale amministrativo). Il nodo centrale del trattamento di cura è rappresentato dall’ambulatorio territoriale di prossimità; perno dell’organizzazione è l’ambulatorio multidisciplinare, con servizi dedicati e più posti letto. La prevenzione diventerà l’arma principale per poter contrastare un fenomeno sempre più in crescita e che cela dietro di sé anche problematiche sociali e di disagio. Per questo la costruzione della Rete regionale farà perno sull’incremento, per ogni Asl, di almeno un ambulatorio multidisciplinare dedicato ai disturbi dell’alimentazione. Tra le varie misure innovative introdotte ci sarà il cosiddetto “pasto assistito”, che verrà garantito in ogni ambulatorio che erogherà i programmi di riabilitazione psico-nutrizionale. Aumenteranno anche i posti semiresidenziali per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna) programmati nel Lazio per raggiungere il numero di 250 unità. Per i posti residenziali è previsto un incremento pari a 132 letti distribuiti su tutto il territorio regionale, che daranno risposta ai bisogni di salute della popolazione minorenne e maggiorenne, garantendo una “cura di prossimità”, portando i servizi sanitari il più vicino possibile ai cittadini. La nuova organizzazione della rete per i disturbi della nutrizione è stata attivata grazie alla approvazione di una delibera della giunta regionale del Lazio. Nello stesso provvedimento, sono stati aggiornati i requisiti minimi di cui devono disporre i servizi ambulatoriali e si è definito il sistema dei rimborsi per le strutture private accreditate.

 

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