Ha un nuovo presidente la Società italiana di Dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast). Si tratta di Giovanni Pellacani (nella foto), la cui elezione è avvenuta nel corso del congresso nazionale 2025 della società scientifica, tenutosi a Roma da 18 al 21 giugno. “Il nostro impegno sarà quello di valorizzare la ricerca, promuovere l’innovazione diagnostica e terapeutica, rafforzare la formazione specialistica e il rapporto con le Istituzioni – ha esordito il professore di Modena, nel discorso di insediamento – l’obiettivo è costruire una dermatologia sempre più integrata, aperta al confronto internazionale e al servizio dei pazienti”. Ordinario in Dermatologia e Venereologia all’Università “La Sapienza di Roma” ha ricoperto numerosi incarichi, specie in ambito internazionale. Ha all’attivo più di 900 pubblicazioni scientifiche e ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali, ricoprendo ruoli di vertice in prestigiose riviste scientifiche di settore.  Rinnova il vertice anche la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Alla direzione generale arriva Daniele Piacentini, 25 anni di carriera maturata in organizzazioni sanitarie di eccellenza. Inizio con le Risorse umane all’Istituto europeo di Oncologia e, via via, ruoli di crescente responsabilità fino all’incarico di direttore centrale. Vanta un curriculum di altissimo livello, con esperienze professionali di rilievo, come amministratore delegato e direttore generale dell’ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola, rilanciando la struttura. “Il Policlinico Gemelli, polo d’eccellenza della sanità regionale e nazionale, ha una guida che saprà portare struttura e personale verso nuovi e importanti traguardi, nell’interesse di tutti i cittadini”, commenta in una nota Marco Bertucci, presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio, che evidenzia “i risultati raggiunti da Marco Elefanti”, già direttore generale del Gemelli, nominato il 31 gennaio 2018.

Commenti Facebook:

Commenti