Marcelli, M5s: musicoterapia per malati oncologici

Malati oncologici: ore e ore in solitudine, sia in day hospital che nelle camere di degenza, in compagnia soltanto dello stress per la terapia a cui si stanno sottoponendo. Per questo il 27 luglio, il capogruppo M5s al Consiglio regionale del Lazio Loreto Marcelli, ha presentato una mozione che impegna la giunta regionale a programmare l’allestimento in tutti i reparti di radio e chemioterapia della regione, di impianti atti alla diffusione della musica, affinché si crei un ambiente accogliente per pazienti, sanitari e familiari, grazie anche alla creazione di “sale multidisciplinari emozionali”. Fin dagli anni Sessanta, iniziarono gli studi sui possibili effetti benefici delle note sulla psiche delle persone in particolari condizioni patologiche ma, soltanto alla fine degli anni Novanta la “Musicoterapia” fu accolta e si diffuse come disciplina con comprovati effetti sull’umore dei malati – non certo come rimedio taumaturgico sulla patologia – attivando una risposta eccellente ai trattamenti, grazie allo stimolo di emozioni positive. “La malattia oncologica determina un vortice emotivo di forte disagio quotidiano nei pazienti e nei familiari”, scrive in una nota il capogruppo M5s. “Come istituzioni abbiamo il compito di assicurare un’adeguata assistenza sanitaria ai malati per combattere la malattia, senza sottovalutare l’impegno nel promuovere tutte le iniziative possibili per ridurre gli stati d’ansia e lo stress percepito durante le sedute di radioterapia e chemioterapia”. Sollecitato dalle associazioni che sostengono i pazienti oncologici, Marcelli sostiene che “a livello nazionale si sta sviluppando su questo tema una particolare sensibilità, nei confronti di azioni in grado di stimolare il paziente verso pensieri positivi, fondamentali per favorire una collaborazione più attiva alla terapia oncologica”. L’adozione della “Musicoterapia” va inoltre incontro, secondo Marcelli, “a soluzioni che garantiscono una migliore risposta ai trattamenti farmacologici e una riduzione degli effetti collaterali di terapie così invasive, come dimostrato da numerosi e autorevoli studi”. Ora si tratta di mettere in atto quanto previsto nella mozione, attraverso uno stanziamento apposito in bilancio, un impegno di spesa e una adeguata organizzazione all’interno di Asl e ospedali.

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