Lorenzin alla Salute, le competenze del ministro

lorenzinÈ una presenza assidua in Parlamento e nei talk-show. Alla camera vanta 10.606 giornate di attività mentre in tv partecipa ai programmi politici e di approfondimento più seguiti. Aderisce a Forza Italia a 25 anni  e nel 1997 viene eletta consigliere nel municipio XIII, quello di Ostia, diventando poi coordinatore regionale dei giovani del partito. Il grande salto avviene nel 2001, con l’elezione nel consiglio comunale della capitale e si mette in luce, quale unica rappresentante femminile del centrodestra capitolino, come vicepresidente della commissione delle elette. Maturità classica, dal 2004 al 2006 è a capo della segreteria tecnica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’informazione e l’editoria Paolo Bonaiuti nel governo Berlusconi. Nel 2005 diventa coordinatore per il Lazio di Forza Italia passando poi al ruolo di coordinatore nazionale. Viene eletta alla Camera dei deputati nel 2008 e qui propone emendamenti in tema di diritti e doveri delle professioni sanitarie e della fecondazione eterologa, pronunciandosi contro la modifica della legge 40 che regolamenta la materia, con forti perplessità provenienti da più parti. Alla Camera ha fatto parte della commissione Affari costituzionali, della Bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale e della commissione parlamentare per i problemi dell’infanzia. Indicata, in un primo momento, quale probabile sfidante di Nicola Zingaretti alle elezioni regionali del Lazio, rilasciò un’intervista sui temi sanitari affermando che “un buon governatore deve togliere la politica dalle scelte scientifiche e sanitarie”. “L’abuso della politica nelle scelte mediche – incalzava il futuro ministro della Salute – ha procurato non pochi danni”.

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