L’arte fotografica come strumento di comunicazione, denuncia, tramite per il contrasto alla violenza sulle donne e alle conseguenze che la stessa provoca sui minori. Ė questo l’obiettivo della mostra fotografica dal titolo “IN_DIFESA”, allestita dal 21 ottobre presso lo spazio romano di Coworking Wire in via Baccio Baldini, zona Marconi e promossa da un cartello di associazioni da anni impegnate sul tema, tra cui “Obiettivo No Violence”, a cui si sono affiancati il movimento “Uniti per unire” e Amsi, l’associazione dei medici stranieri in Italia insieme a “Comai scuola unione per l’Italia” e ad “Arte Città a colori”. Si tratta di due progetti fotografici, il primo di Elisa Tomaselli, prematuramente scomparsa nel gennaio 2020, l’altro di Michele Simolo presidente di “Obiettivo no Violence”. Il primo reportage è stato realizzato all’interno di una casa-famiglia di Roma, che per alcuni anni ha ospitato Natalia e ha protetto lei e i suoi due bambini, Natalia, 34enne bulgara, ha affrontato il suo percorso di recupero da un passato sconvolto dalle continue violenze domestiche e ne è uscita rappresentando un modello di rinascita per tutte le donne e madri vittime di abusi domestici. Nel caso di Michele Simolo, le donne ritratte simbolizzano una forma di psicodramma in cui si riproduce la stessa violenza subita; è in sintesi la rappresentazione di un vissuto che giunge alla rielaborazione attraverso la possibilità di rivedere e rivivere il problema sia dall’interno come protagonista, sia dall’esterno, come spettatore. L’artista vuole suscitare una presa di coscienza, con le foto volutamente tutte in bianco e nero per evidenziare la sofferenza fisica e psicologica delle protagoniste, la distruzione della dignità personale, la disperazione dipinta sui volti deturpati dal dolore e dalla delusione, sentimenti tutti racchiusi nella drammaticità del momento. La mostra e il dibattito, seguito alla inaugurazione, vogliono fornire una risposta a questa emergenza sociale proponendo una campagna tesa a un cambiamento culturale che prevenga e reprima il fenomeno, fornendo strumenti e risposte tangibili, soprattutto verso chi ancora non ha il coraggio di denunciare. Una attenzione particolare è rivolta ai figli, involontari spettatori di una tragedia familiare, per la cui tutela deve essere rivolta una particolare attenzione alle istituzioni scolastiche. La mostra è visitabile dal 21 ottobre all’8 novembre 2022, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20 con ingresso libero, in via Baccio Baldini 12

Commenti Facebook:

Commenti