La lettera. La forza tranquilla dei cittadini

Chi, tra i lettori, non è mai stato apostrofato bonariamente da un collega, amico o conoscente “ è sempre stato così cosa ci puoi fare?”. L’interrogativo è il frutto del luogo comune più usato, peculiare di una società che sprofonda nel baratro della decadenza culturale e sociale. La locuzione, a mio avviso, è l’antitesi della natura umana generata dalla scintilla divina della creazione. Dal tempo degli uomini primitivi, sappiamo che il genere umano è strutturato per progredire. Durante le varie epoche l’uomo ha vissuto di “stop and go” causati il più delle volte dalla struttura della società La nostra società “globalizzata” sta raggiungendo un decadentismo strutturale, come il periodo buio e decadente del Medioevo che era strutturato in una società rigida. Ovviamente il  parallelismo diventa arduo se rapportiamo le due società, un rigida ed ingessata nella cultura e nel progresso e una dove le informazioni viaggiano al ritmo di “terabyte”, ma quello che accomuna le due società è il principio delle tre “C” ed è il decadentismo della società basato sull’individualismo, il Clero i Cavalieri e i Contadini nel Medioevo e il Clero il “Cavaliere” e il Cittadino suddito nella società odierna. Dove il Clero oggi è molto più riformista, rispetto ai politici cosiddetti progressisti e gattopardeschi, che vogliono cambiar tutto per non cambiar nulla. In Italia purtroppo le caste, i gruppi di potere, le lobby, i politici e i sindacati stanno ingessando la nostra società, togliendo al cittadino ogni diritto individuale, per la ragione del diritto del mercato e dell’economia. In questa struttura della società si annida in maniera subdola il malaffare dei vari furbetti che utilizzano il potere per i loro interessi. Farò delle riflessioni ad alta voce: i politici sono sempre stati scelti nelle sedi di partito? i manager delle aziende pubbliche sono sempre stati nominati con la punta della spada così come i direttori generali nelle Asl? Nella pubblica amministrazione i dipendenti amministrativi sono sempre stati gestiti con la promiscuità dei ruoli? È sempre stato così? che la professionalità dei dipendenti pubblici viene garantita dal sindacato o dal dirigente amico, invece che dall’impegno e la professionalità del lavoratore? È sempre stato così? Dobbiamo ricordarci che nel diritto pubblico è il potere politico che dà gli indirizzi politici ed economici che poi ricadono nella conduzione della società civile, ma sono i cittadini che nominano i politici. Per questo spero che i cittadini comincino a capire: senza il loro aiuto la società non progredisce, dobbiamo rimboccarci le maniche e far sentire la nostra voce, cominciando a sovvertire l’ordine della frase in: “ è stato sempre così ma solo fino a 5 minuti fa”.

Mauro Larini,

dipendente della

Pubblica Amministrazione

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