Green pass e tamponi: a chi giova la pandemia

“Covid 19 ma sarebbe meglio chiamarlo Covid 20, 21, 22 o all’ennesima potenza perché ogni giorno se ne scopre una”. Ironizza, il tedesco renano Bernhard, che da anni viene in vacanza in Toscana ma, questa volta, alle prese con regole e disposizioni italiane, non dispensa qualche critica al nostro Paese, sebbene questo sia da lui e famiglia molto amato. Per motivi di salute certificati, Bernhard non può vaccinarsi e per andare a teatro all’aperto, nel medievale borgo di Monticchiello in provincia di Siena, ha dovuto fare ricorso al tampone, causa green pass che non consente l’ingresso in numerose manifestazioni ed eventi a chi non disponga del passaporto vaccinale. E qui sono arrivate le sorprese. In farmacia Bernhard ha eseguito il test al costo di 15 euro, prezzo “calmierato”, per benevola concessione del governo. Per maggior sicurezza, in precedenza aveva fatto un ulteriore prova con il kit ‘fai da te’, acquistato in una grande catena di vendita di profumeria e sanitari, al costo di 8 euro e 70 centesimi, nella confezione singola. Alla cassa il nostro amico tedesco è rimasto sbalordito: in Germania il costo di una scatola di ben cinque tamponi per l’autodiagnosi “formato famiglia”, in tutte le catene commerciali ammonta a 3,75 euro, ovvero 4 euro e 95 centesimi in meno della confezione italiana che, badate bene, è utile per un’unica applicazione contro le cinque tedesche. “Basta saper far di conto – conclude con ironia, questa volta amara, il nostro amico tedesco – per capire che in Italia a qualcuno pandemia e green pass convengono molto. Meditate gente, meditate…”.

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