Ė ancora nelle orecchie e nella mente di molte persone il terrificante boato che, alle 8:18 della mattina del 4 luglio a Roma ha provocato danni, feriti, distruzione nei pressi del distributore di benzina di via dei Gordiani, quartiere Villa de Sanctis, un’isola felice poco distante da via Casilina – quadrante Prenestino-Labicano – con i palazzi avveniristici progettati a metà anni Sessanta da Ludovico Quaroni sullo sfondo. Tanto potente, l’esplosione, da essere percepita nitidamente nei quartieri più lontani a chilometri e chilometri di distanza, dall’Eur alla Balduina, passando per Monteverde e San Lorenzo. Un disastro che poteva degenerare in tragedia, se non ci fosse stato il tempestivo intervento di vigili del fuoco, polizia locale, polizia di Stato e alcuni operatori del 118, tutti insieme per mettere in sicurezza le vite altrui, incuranti delle conseguenze, per fortuna non gravi, a cui sarebbero andati incontro. Sono circa 50 le persone ferite, 2 in modo grave e sotto osservazione al Sant’Eugenio, gli altri al Policlinico Casilino, al vicino ospedale Vannini, al San Giovanni e all’Umberto I non destano, fortunatamente, preoccupazioni. Insieme all’indagine aperta dalla Procura, in cui si ipotizzano quali reati lesioni e disastro colposo, vanno avanti le operazioni di bonifica, per verificare la qualità dell’aria, irrimediabilmente compromessa per le sostanze sprigionatesi dopo l’esplosione. In prima linea la Protezione civile e la Asl Roma 2, che hanno divulgato le raccomandazioni del caso, con cui invitano i cittadini a mettere in atto le indicazioni per limitare l’esposizione ai fumi e ai prodotti della combustione potenzialmente dannosi per la salute. In sintesi, occorrerà osservare le seguenti precauzioni:

  • Non sostare nei pressi dell’areainteressata dall’incendio;
  • Restare all’interno delle abitazioni, per quanto possibile;
  • Usare i dispositivi di protezione Ffp2 (mascherine) in caso di necessità;
  • Mantenere chiuse le finestre;
  • Disattivare gli impianti di ventilazione (condizionatori, ventilazione meccanica controllata, cappe aspiranti) per evitare l’immissione di area esterna insalubre;
  • Evitare l’utilizzo di veicoli: la circolazione con finestrini aperti o sistemi di ventilazione attivi può aumentare il rischio di inalazione di sostanze irritanti;
  • Astenersi dal consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati in zona, fino a nuova comunicazione.

Particolare attenzione deve essere posta da parte dei soggetti più vulnerabili: neonati, bambini e adolescenti; persone anziane; soggetti affetti da patologie croniche, cardiovascolari o da condizioni immunodepressive; donne in gravidanza. In caso di comparsa di sintomi respiratori acuti (difficoltà respiratoria, tosse persistente, bruciore oculare e nausea), contattare tempestivamente il medico di medicina generale o, in caso di emergenza, il numero unico 112. Per informazioni è attiva la Sala Operativa – 24 ore su 24 – della Protezione civile al numero verde 800 854 854. Il monitoraggio dell’aria da parte di Arpa Lazio va avanti incessantemente e, a tal fine, l’Agenzia regionale per l’ambiente ha installato un campionatore per verificare la presenza nell’aria di sostanze inquinanti come idrocarburi e diossine. Grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, attivi nelle azioni di bonifica, le sostanze sono presenti in quantità non elevata ma superiore rispetto alla soglia consentita. Per visionare i risultati collegarsi a: www.arpalazio.it.

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