“Alleggerire la pressione dai Pronto Soccorso non deve essere una missione impossibile ma un obiettivo da centrare” ha dichiarato Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della Ugl Salute. “La macchina della sanità italiana – ha aggiunto – è ingolfata e la colpa è di politiche passate assolutamente fallimentari, di vecchi proclami vuoti di contenuti, di poco fare e troppo parlare. È ora di tracciare una nuova strada. Ben venga quindi, come auspicato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, l’utilizzo della Case di comunità per frenare la corsa verso i Pronto Soccorso. Ė uno degli obiettivi nell’agenda del Pnrr con la previsione di 1.350 strutture entro aprile del 2026. Ci preme però sottolineare, e porre all’attenzione del Ministro, che queste Case di comunità per essere operative e dare assistenza che non richieda ricovero ospedaliero dovranno essere riempite con operatori sanitari”. Si torna quindi al problema cronico degli organici ridotti. Bisognerà frenare l’afflusso dei cittadini sul pronto soccorso, agire sui medici di base e pediatri di libera scelta secondo il segretario. “Le loro fila – ha aggiunto – si sono sempre più assottigliate nel tempo. Da qui a cinque anni rischiamo di avere 45mila medici di base in meno per arrivare a 85mila proiettandoci sui dieci anni. Ė stimata in 1.400 unità invece la carenza dei pediatri di prima scelta in modo tale da assicurare oggi almeno un professionista ogni 800 bambini. Non si può quindi restare inermi. Dare nuovo impulso alle professioni sanitarie, nonostante alcuni provvedimenti già in essere e che abbiamo apprezzato, è una decisione che non può più farsi attendere per evitare il tracollo completo del Servizio sanitario nazionale”. Il sindacalista si è poi soffermato sulla probabile onorificenza che dovrebbe essere conferita il prossimo 27 aprile al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratta della Medaglia d’Oro al Merito per la sanità pubblica, conquistata dai professionisti per l’impegno profuso durante i drammatici momenti della pandemia. “Un riconoscimento, da parte della più alta carica dello Stato – ha dichiarato Giuliano – conquistato sul campo, che renderebbe onore al grande coraggio e professionalità dimostrato da tutti gli operatori al servizio della Nazione. Vale la pena ricordare il grande impegno che caratterizza da sempre il lavoro svolto da parte di tutti i professionisti sanitari italiani – ha continuato il sindacalista – impegnati giornalmente a garantire, spesso in condizioni molto critiche, l’assistenza ai cittadini”. (Nella foto: Casa della comunità Fiano Romano)

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