“Penuria di fondi alla sanità? Ė un attacco che fa sorridere”. Ė il tenore di una nota del consigliere regionale del Lazio Daniele Giannini, membro della Commissione Sanità. L’esponente della Lega si rivolge ad Alessio D’Amato, che la sanità l’ha gestita ufficialmente dal 2018 come assessore e, dietro le quinte dal 2013 nella cosiddetta “cabina di regia” quando il settore era affidato al presidente Nicola Zingaretti in qualità di commissario ad acta. “In cinque anni D’Amato ha ridotto il sistema sanitario del Lazio a una frenetica corsa al privato – attacca Giannini – con mesi di attese per un esame diagnostico o un intervento chirurgico. Per non parlare degli scandali milionari sulle mascherine e le ambulanze ferme, le barelle bloccate davanti ai pronto soccorso stracolmi di malati a un anno e passa dalla fine dell’emergenza pandemica”. Sulle risorse, Giannini ribatte all’assessore che il Fondo sanità, nella finanziaria, cresce di 2 miliardi nel 2023 e arrivano in più, centinaia di milioni per l’acquisto di farmaci e le indennità dei pronto soccorso. Per l’esattezza i milioni per medici e infermieri dell’emergenza sono 200. “Altro che ‘difendere il lavoro fatto da Zingaretti’ – ribatte il consigliere a una frase di D’Amato – dieci anni di Pd hanno lasciato la sanità nel baratro, tra decine di strutture e presidi chiusi e cittadini costretti a spendere migliaia di euro per curarsi in tempo nel privato, prima che sia troppo tardi”.

 

Commenti Facebook:

Commenti