Giannini: calmierare i prezzi dei tamponi

“Una stangata che va fermata sul nascere, perché colpisce ancora una volta le famiglie che già da anni sono alle prese con centinaia di euro di spese extra per via dell’emergenza sanitaria e di tutto ciò che ne sussegue”. Lo dichiara il consigliere della Regione Lazio Daniele Giannini, in relazione alla risoluzione dell’accordo tra governo e farmacie per i prezzi calmierati dei tamponi, dal 1° aprile non più in vigore. Secondo i rilievi di una associazione di consumatori, sarebbe già emerso che anche nel Lazio il prezzo di un test rapido per i minori tra 12 e 15 anni starebbe passando dagli 8 euro fissati dal protocollo emergenziale a quasi 13 euro di media, fino ad arrivare anche a costare come quelli per adulti, 15 euro. Secondo Giannini, membro della commissione Sanità regionale, “le regioni dovrebbero sottoporre immediatamente al generale Petroni, successore del commissario Figliuolo, l’esigenza di proseguire con tariffe agevolate sui tamponi per particolari categorie, tra cui gli studenti, per evitare che il rincaro influisca negativamente sul prosieguo dei controlli periodici sulla positività, arma tra le più efficaci per contenere la diffusione del virus”. L’esponente della Lega, mettendo in luce il grande impegno delle farmacie fin dagli esordi della pandemia, chiede al ministero della Salute di pervenire a un protocollo d’intesa con gli esercizi preposti a eseguire i tamponi, affinché gli stessi continuino a essere “un approdo sicuro ma soprattutto accessibile per tutte le tasche e per tutte le famiglie, fintanto che non terminerà del tutto l’emergenza sanitaria”. Un provvedimento necessario secondo il consigliere, che va al di là delle mere raccomandazioni del ministero presieduto da Roberto Speranza, che non vincolano i farmacisti al rispetto di alcuna tariffa “raccomandata”. 

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