Una due giorni dedicata alla divulgazione scientifica, l’8 e il 9 giugno, mettendo al centro il progetto “Hervcov” finanziato dalla Commissione europea con 7 milioni di euro, che sarà presentato a Frascati, grazie all’impegno dei ricercatori di enti e aziende di Italia, Croazia, Francia, Grecia e Spagna che da circa un anno collaborano, ricercando informazioni per una medicina sempre più personalizzata. Nel gruppo di studio, l’Università Tor Vergata di Roma, che ospiterà l’Annual Meeting di progetto e “Frascati scienza”, team di scienziati a cui è riservato il compito della divulgazione per il grande pubblico. Lo studio, ha come oggetto una proteina scoperta nelle infezioni gravi da Covid-19. La ricerca alla base di Hervcov è incentrata sulla proteina Herv-w-env, una molecola attivata durante l’infezione da Sars-CoV-2, presente a livelli elevati nel sangue di pazienti gravi di Covid-19 e associata ai disturbi chiamati “long-covid”. La stessa proteina deriva da sequenze di retrovirus endogeni umani (Human Endogenous RetroVirus – Herv) originate da infezioni avvenute nell’uomo milioni di anni fa e che attualmente costituiscono l’8% del genoma umano. Sebbene la maggior parte delle sequenze degli Herv sia stata silenziata da meccanismi evolutivi, alcune copie possono essere attivate da stimoli diversi, come le infezioni virali, e produrre proteine retrovirali patogene tra cui Herv-w-env. Questa proteina è nota per contribuire all’insorgenza e alla progressione di diverse malattie infiammatorie e neurologiche, e durante la pandemia di Covid-19 è stata osservata la sua attivazione nei pazienti affetti da Sars-CoV-2, in particolar modo in associazione alle forme gravi. Negli incontri organizzati da Frascati Scienza, in via del Castello 19, sarà possibile improvvisarsi scienziati, con esperimenti di laboratorio e prove che hanno al centro la conoscenza del Dna, messo a confronto con l’Rna – tristemente noto durante la pandemia da Covid – e formulare domande ai ricercatori, pronti a dipanare tutti i dubbi e a mostrare l’attività dei retrovirus endogeni umani. Numerosissimi i partner dell’iniziativa tra banche, enti di ricerca, Agenzie tecnico-scientifiche e Fondazioni. E ancora istituti scientifici, ospedali, università, Associazioni territoriali, amministrazioni comunali, ordini professionali e altre aggregazioni di interesse scientifico.

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