Accrescere cultura e competenza del personale sanitario associato o affiliato. Parte da tale intento la convenzione siglata il 18 giugno tra UnitelmaSapienza e la Confederazione delle Federsanità Anci regionali, presso la sede dell’ateneo romano, in presenza del Magnifico Rettore Bruno Botta, del presidente di Federsanità Fabrizio D’Alba (foto), del preside di Medicina e Odontoiatria Domenico Alvaro e di Angelo Del Favero, direttore del Master in Management e organizzazione sanitaria dell’università telematica, riconosciuta dal ministero. Una importante opportunità, per i vertici dell’istituzione culturale, “che consentirà di  potenziare la nostra offerta formativa e la ricerca, attraverso percorsi professionalizzanti e calibrati sulle reali esigenze del sistema sanitario”, ha esordito Botta nel corso dell’evento, sottolineando il riconoscimento delle “Cinque stelle” ottenute per la qualità dell’insegnamento in rete. Una convenzione rilevante, come ha sottolineato il presidente di Federsanità D’Alba, evidenziando l’esigenza delle aziende sanitarie e ospedaliere di “formare e mantenere aggiornati i loro professionisti”. Una mission, quella della sanità aziendale, “che considera l’attività formativa e l’aggiornamento professionale come il perno intorno a cui promuovere l’innovazione organizzativa”. Non si può certo negare il ruolo imprescindibile della formazione, in uno scenario che vede “standard operativi allineati con le pratiche più avanzate e innovative”, ha chiarito il presidente, ponendo in rilievo le sempre più marcate esigenze di crescita e perfezionamento specialistico di Asl, ospedali e Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). D’Alba si è lungamente soffermato su tale concetto, ponendo al centro della riflessione la sfida formativa a cui è strettamente legato il futuro della sanità, sempre più orientata all’acquisizione, da parte dei suoi manager, di tematiche tecnico-specialistiche. Sono queste le coordinate su cui poggiano i sistemi, sempre più attuali, di presa in carico e assistenza di prossimità, sui quali la sanità del futuro dovrà sempre più orientarsi.

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