Cto “Andrea Alesini”: prove di rilancio

ctoL’unità spinale torna fiore all’occhiello. Il progetto all’esame dell’assessorato regionale alla Sanità. Intervento per 3mln 740mila euro

Non è più un ospedale, almeno sulla carta. Il regolamento aziendale interno lo indica come dipartimento afferente al vicino Sant’Eugenio. In realtà il Cto “Andrea Alesini” è in fase di rilancio come centro ultraspecialistico di eccellenza nel campo della traumatologia, recuperando la  vocazione storica, grazie a un accordo siglato tra Regione e ministero della Salute. Negli ultimi anni, a causa del piano di rientro dal deficit sanitario lo storico presidio romano ha corso più volte il rischio di declassamento, nonostante le proteste dei cittadini e delle istituzioni locali. In soccorso è arrivata una convenzione con l’Inail per l’apertura di un centro protesi e ausili. La legge sull’edilizia sanitaria 67 del 1988 ha fatto il resto: sono stati recuperati 264 milioni destinati a finanziare 87 interventi, 13 dei quali nella Asl Roma 2, per un importo di oltre 27 milioni, parte dei quali destinati al nosocomio della Garbatella. Così, tra le prime realizzazioni, è previsto il potenziamento della terapia intensiva afferente all’unità spinale con il raddoppio dei posti letto che passano da 6 a 12 e l’ampliamento della seconda, fiore all’occhiello della struttura e attiva da oltre venti anni. Quattro nuove stanze di degenza – con possibilità di ricoveri in isolamento – sala attrezzata per interventi di piccola chirurgia, spazi ricreativie aree per consentire a persone con lesione midollare di svolgere attività di riabilitazione. Un intervento importante, con un investimento di 3 milioni e 740mila euro che dovranno essere sbloccati dopo la valutazione della direzione sanità regionale, per attivare i 32 posti letto previsti dai piani operativi. Attualmente la capacità ricettiva dell’unità spinale è molto al di sotto di tale standard e per lungo tempo per la struttura si è temuta addirittura la chiusura ma il piano di rilancio ha avuto la meglio, con la riattivazione del pronto soccorso traumatologico e il suo inserimento nella rete dell’emergenza. A supporto del programma di ampliamento, è prevista l’assunzione di 2 medici e la riqualificazione di 100 ausiliari, che assumeranno la qualifica di operatori sociosanitari.

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