Assemblee sui posti di lavoro, la viva voce di chi si trova in prima linea. Ė da lì che emerge il malumore per la mancata sottoscrizione del contratto collettivo di lavoro della sanità 2022-2024. Lo dichiara sulla pagina social della Cisl Funzione pubblica di Roma e Lazio Giancarlo Cosentino, che rimarca l’importanza della questione salariale, come priorità “per riconoscere dignità professionale al personale della Sanità del Lazio”. E continua: “Non servono sondaggi per capirlo, basta incontrare ogni giorno lavoratrici e lavoratori nelle corsie, in pronto soccorso, nei laboratori e negli uffici di Asl e ospedali”. Immediata, arriva la critica verso chi si è rifiutato di sottoscrivere e continua a ingaggiare battaglie più politiche che sindacali. “Si tratta di un rinnovo che la Cisl ha difeso con forza ma che altre sigle hanno fatto sfumare, negando le risposte attese dai quasi 55mila dipendenti del Servizio sanitario regionale” (580mila in tutta Italia). Un esercito di lavoratori che non chiedono altro che firmare l’ipotesi di contratto, assicura il sindacalista. “La nostra è una battaglia per dare il giusto riconoscimento salariale e professionale a lavoratori che sono in prima linea ogni giorno per garantire la salute delle persone e hanno il sacrosanto diritto al rinnovo del contratto”. Il paradosso è, secondo quanto riporta Cosentino sul post, che esistono risorse già stanziate, con previsione di “significativi incrementi contributivi e opportunità di valorizzazione dei lavoratori”. Si parla di aumenti medi di 180 euro mensili più indennità varie, come quelle di pronto soccorso, che possono arrivare a 500 euro al mese. “Soldi tolti dalle tasche dei lavoratori – tuona il reggente Cisl – come gli incrementi per la produttività, le possibilità di avanzamento, le misure per la sicurezza sul lavoro”. Il tutto si traduce in un vivo disappunto, per la perdita di potere d’acquisto e il ritardo nell’apertura delle trattative per il Ccnl successivo. Rivendicazioni che, come assicura il dirigente sindacale, faranno parte della campagna elettorale per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) del prossimo aprile, che forse tanta parte hanno avuto nel diniego di Cgil, Uil, Nursing Up mentre, assicura Cosentino, “perseguiremo una linea che guarda esclusivamente all’interesse dei lavoratori e dei cittadini”. (Nella foto: sede Aran, agenzia negoziale)

 

Commenti Facebook:

Commenti