“È diventata insostenibile la situazione per gli autisti Cotral a causa del degrado in cui versa il capolinea di Cassino Sud: non esistono servizi igienici, luoghi di ristoro, sala di attesa, un ufficio informazioni ma l’aspetto più grave, è il tappeto di siringhe che accoglie ogni mattina i lavoratori, tanto da mettere a rischio la propria salute e incolumità fisica”. Ė duro l’attacco del consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli, che critica l’indifferenza di Comune e Regione, quest’ultima messa sotto attacco dall’esponente della Lega anche per l’ormai esplosiva carenza di medici negli ospedali e negli ambulatori del Lazio. “Una carenza sotto gli occhi di tutti – attacca il consigliere dal suo profilo sui social – e l’assessore D’Amato ci pensa soltanto ora, nella imminenza della campagna elettorale.  Perché non pensare di togliere il numero chiuso dalla facoltà di Medicina delle università? Perché non adeguare, quindi l’accesso a questa facoltà, alle reali esigenze delle corsie?”, si chiede Ciacciarelli. “La penuria di camici bianchi si può arginare eliminando il numero chiuso dalle facoltà di Medicina, una scelta che premierebbe merito e capacità, e che tamponerebbe l’emergenza”. Una situazione peggiorata negli anni, considerato che nel decennio 2010-2020 abbiamo assistito in Italia alla chiusura di circa 110 ospedali e di oltre 110 pronto soccorso, con una riduzione di 37.000 posti letto. Per quanto attiene alle risorse umane, le dotazioni organiche degli ospedali risultano carenti di 29.000 medici, di cui 4.300 chirurghi. A tali numeri fa riscontro una severa contrazione dei ricoveri: 2,5 milioni gli ordinari e 1,7 milioni di day surgery e day hospital, a cui si aggiungono il 30 % di visite ed esami rinviati o addirittura saltati. Una emergenza a cui il ministero della Salute ha risposto arruolando camici bianchi da Cuba, Ucraina, Albania e Paraguay.

 

 

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