Aumentano gli interventi si recuperano i ritardi

La sanità del Lazio fa un balzo in avanti e recupera gran parte dei ritardi accumulati nel periodo di pandemia. Lo attestano i dati del P.Re.Val.E – Programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari 2022 con dati relativi al 2021, curato dal Dipartimento di Epidemiologia (Dep) del Servizio sanitario regionale del Lazio che contiene le informazioni relative alle cure erogate da tutte le strutture sanitarie regionali. Diffusi il 6 agosto scorso dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, i numeri relativi all’offerta di salute sembrano confermare un aumento dei cosiddetti “volumi di attività” che ci riporta alla fase precedente al Covid. Crescono gli interventi di protesi dell’anca e del ginocchio mentre si assiste a una riduzione dei ricoveri per frattura del femore e per infarto del miocardio. Ripresa anche della chirurgia valvolare cardiaca, diminuita nel 2020 e degli interventi per tumore maligno della mammella, prestazioni che nel biennio 2020-2021 vedono un incremento arrivando al 91%. Si pensi che tali interventi nel 2012 si attestavano al 63%. Capitolo a parte riguarda i parti che sono in continua diminuzionein linea con la tendenza nazionale, con una riduzione di circa 1.500 nascite dal 2019 al 2020 e una ulteriore diminuzione di circa 800 parti nel 2021 rispetto all’anno precedente. Incremento degli interventi tra il 2012 e il 2019 perfratture del collo del femore in pazienti di età maggiore di 65 anni, eseguiti entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero – passati dal 26% al 54%, con calo al 52% nel biennio pandemico – mentre l’angioplastica – intervento salvavita in caso di infarto acuto – eseguita entro i 90 minuti dal ricovero è aumentata dal 2012 arrivando al 58% nel 2019. Si contrae la degenza post-operatoria per colecistectomie laparoscopiche, inferiore a tre giorni, attestatasi nel 2021 all’84%, valore superiore alla media italiana del 2020 (78%) e agli standard del ministero della Salute (70%). L’intervento ricostruttivo della mammella effettuato contestualmente al ricovero per asportazione del tumore, arriva al 63% nel 2021 rispetto al 56% del biennio 2017-2018, valori superiori alla media nazionale del 2020 che è del 52%. Infine, per quanto riguarda i tagli cesarei, negli ultimi 6 anni, la proporzione risulta essere stabile a un valore lievemente al di sotto del 27%,superiore al dato medio nazionale 23% nel 2020. Per info: https://www.dep.lazio.it/prevale2021/  (Nella foto: l’assessore Alessio D’Amato, la direttrice Dep Marina Davoli, il presidente del Lazio Nicola Zingaretti)

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