Auguri di buon Ferragosto

“Nella Roma deserta di un Ferragosto qualunque…”, inizia così la narrazione de “Il Sorpasso”, capolavoro di Dino Risi del 1962, assurto a simbolo della festa dell’Assunta per antonomasia. Ci è venuto in mente, nell’ideare questo augurio ai nostri lettori perché, oltre a essere metafora dell’Italia del boom, riteniamo che il film potrebbe essere, per analogia, un’ottima rappresentazione della nostra sanità. Da una parte, il Bruno Cortona-Vittorio Gassman con la sua esuberanza, spavalderia, amore per la bella vita, è assimilabile a chi negli anni causa esuberanza, ottimismo nel futuro e disinvoltura gestionale – per usare degli eufemismi – ha causato il baratro nelle casse pubbliche, che la sanità ha pagato pesantemente. E insieme alla sanità hanno pagato i cittadini, la parte più debole, circostanza che ci riporta alla mente, nella strana coppia ferragostana, il timido studente Roberto Mariani-Jean Louis Trintignant la cui triste fine nella scarpata, rievoca il baratro in cui sono finite le nostre strutture sanitarie. Rispetto al film però c’è una differenza. Questo non è un Ferragosto qualunque. Ė una festività che casualmente, come mai avvenuto prima, cade nel mese che precede le elezioni e questo ci induce a una profonda riflessione. Nei programmi che alcuni partiti baldanzosamente cercano di illustrare ai potenziali elettori, alla sanità è riservato uno spazio ridicolo, denso di frasi fatte ripetute per decenni e di discutibili idee mai attuate, nonostante la ultradecennale permanenza nelle istituzioni di tali forze politiche. Una ulteriore conferma della distanza tra palazzo e collettività. E una ammissione di impotenza o peggio, una dichiarazione di voler lasciar correre le cose come stanno, con tutte le difficoltà per le fasce più fragili. Per questo, dopo il meritato relax ferragostano, ci auguriamo che i cittadini si facciano sentire dal palazzo, chiedendo una decisa inversione di rotta. Buon Ferragosto a tutti. (Nella foto: Gassman e Trintignant)

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