Campidoglio: nominati tre delegati per la sanità

Il sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria cittadina provvede, per legge, “a fornire le linee di indirizzo per programmare l’attività delle Asl, al fine di corrispondere alle esigenze di salute della popolazione”. Queste, in sintesi, sono alcune delle competenze a cui i primi cittadini non possono sottrarsi insieme alla verifica sui servizi erogati e, sempre per legge, attraverso organismi denominati “Conferenze locali sociosanitarie”, istituite in seno alle stesse aziende, possono nominare a rappresentarli figure professionali con un adeguato curriculum: i delegati del sindaco per la sanità. Rappresentanti rimasti per lo più sempre in ombra, specialmente a Roma, considerato che la potestà organizzativa e gestionale di Asl e ospedali appartiene alla Regione. I riferimenti normativi si trovano all’articolo 3 comma 14 del decreto legislativo 502 del 1992 “Riordino della disciplina in materia sanitaria”, nota come riforma della legge 833 del 1978 e sono ribaditi, nel Lazio, all’articolo 12 della legge regionale numero 18 del 1994 che istituisce le conferenze sanitarie locali. In provincia, dove alla singola Asl fanno capo più comuni, l’organismo è denominato “Conferenza dei sindaci” in quanto vi prendono parte i vertici delle amministrazioni comunali ed esercitano un forte potere contrattuale, essendo espressione delle comunità cittadine. Diversa la situazione nelle grandi città, in particolare a Roma dove a tali figure non è stata mai attribuita grande visibilità, nonostante gli atavici problemi che affliggono il settore sanitario. Con le recenti nomine, proposte dal sindaco Roberto Gualtieri, si spera di invertire la tendenza, è questo l’auspicio dell’assessore capitolino alle Politiche sociali e alla Salute Barbara Funari, che vede nei tre delegati “la possibilità di rimettere rapidamente al lavoro le Conferenze sanitarie locali che rappresentano lo strumento per programmare le attività sociosanitarie integrate con i territori”. Nulla di più prevedibile, considerata la qualità delle “tre eccellenti professionalità a servizio della cittadinanza e a vantaggio di una maggiore integrazione sociosanitaria” ribadisce l’assessora. Si tratta infatti di tre professionisti con notevole esperienza sul campo. Per la Asl Roma 1 il delegato è Corrado Bibbolino medico radiologo, già direttore del dipartimento Servizi e ricerca clinica dell’Istituto Spallanzani di Roma, al vertice della Fondazione area radiologica del sindacato nazionale radiologi; per la Roma 2 la delegata è Monica Moriconi, funzionario regionale assistente del presidente della commissione Sanità della Pisana Rodolfo Lena mentre alla Asl Roma 3 è stata designata Giuseppina Maturani, già senatrice del Partito democratico e membro della commissione Igiene e sanità del Senato. I nuovi delegati sostituiscono, rispettivamente Maria Grazia Altibrandi, neurologa specializzata in neuroriabilitazione, Andrea Balbi psichiatra, direttore del dipartimento Salute Mentale della Asl Roma 3 e Romolo Cacioni, dirigente delle professioni infermieristiche della Asl Roma 2. “Plaudo a queste nomine – ha commentato il presidente Lena – e mi congratulo con i neodelegati augurando loro buon lavoro. Riferendosi poi a Monica Moriconi Lena ha aggiunto: “Sono certo che, grazie alle competenze maturate in anni di attività nel campo sociosanitario svolgerà un ottimo lavoro, in un territorio nevralgico per la sua vastità, con bacino di utenza di 1.300.000 abitanti, pari al 45% della popolazione comunale, sia per la presenza di strutture ospedaliere importanti (Cto Andrea Alesini, Sant’Eugenio, Ospedale Sandro Pertini, Policlinico Casilino, Ospedale Vannini, ndr). Un ruolo strategico – ha precisato l’esponente Pd – che oltre a rappresentare un valore aggiunto per tutta l’amministrazione comunale, per la Città di Roma e per i suoi abitanti, sarà un valido punto di raccordo con le attività della Regione Lazio nell’ambito della sanità e delle politiche sociali”.

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