Si ai medici stranieri: Aodi ringrazia, il web si scatena

L’hanno diffusa come un agognato traguardo. La notizia della delibera con cui la giunta della Regione Lazio approva il reclutamento di medici stranieri per affrontare l’emergenza negli ospedali, dovuta ai pesanti tagli che negli ultimi decenni hanno bloccato le assunzioni, ha suscitato reazioni contrastanti. Facendo proprie le disposizioni del decreto “Cura Italia” che prevede il ricorso temporaneo a sanitari di Paesi extra europei – titolari di permesso di soggiorno e iscritti a ordini professionali del nostro Paese – la giunta guidata da Nicola Zingaretti suggella una intesa da tempo in atto con l’Amsi, associazione medici stranieri in Italia, il cui presidente Foad Aodi non ha tardato a manifestare la propria soddisfazione. “La decisione sdogana il concetto del rispetto dei diritti e valorizza la professionalità più della natura del passaporto”, ha dichiarato il professore. Requisito essenziale la buona conoscenza della lingua italiana, per affrontare quella che l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato con termini ridondanti ha definito “una guerra, in cui vanno utilizzate tutte le forze disponibili con professionalità riconosciuta dall’iscrizione all’ordine”. Finora soltanto i privati potevano fruire dell’apporto dei professionisti stranieri mentre per l’emergenza Covid nel Lazio sono stati reclutati oltre 6000 sanitari, attingendo dalle graduatorie a disposizione, alcune delle quali sono esaurite, specie per particolari specializzazioni. A sostenere il reclutamento di medici stranieri, oltre al solido rapporto tra D’Amato e Aodi, c’è una mozione a firma della consigliera regionale di Italia Viva Marietta Tidei mentre le reazioni sui social, nella pagina Facebook “Salute Lazio” non sono state, nella maggior parte, di condivisione della scelta. (Nella foto: il presidente Amsi Foad Aodi)

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