Non solo caffè ma anche le visite sono “sospese”

Per primo fu il caffè. A Napoli da tempo è “sospeso”: chi consuma e ne ha i mezzi, dona una tazzina dell’aromatica bevanda a chi non può permettersela e la tradizione è ormai universalmente riconosciuta. In tempo di pandemia l’usanza si è allargata alla spesa alimentare ma l’ultima trovata di un parlamentare della città partenopea è assolutamente originale. A essere sospesa è la visita medica, destinata a coloro che abbiano un Isee inferiore ai 6000 euro annui. L’iniziativa, presentata il 1° ottobre nel corso di un forum alla Camera dei deputati, attraverso la piattaforma digitale “dottorsemplice.it”, parte da una idea di Alessandro Amitrano, deputato M5s segretario dell’Ufficio di presidenza ed è sostenuta da Gennaro Coppola, direttore del sito che spiega: “Vogliamo aiutare le persone in difficoltà e gli stessi medici iscritti alla piattaforma doneranno ogni mese una prestazione, con l’auspicio che anche altri assistiti vogliano fare una offerta e donare”. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un seminario dedicato alle nuove opportunità in campo sanitario, garantite dalla digitalizzazione del sistema sanitario volta ad ampliare le condizioni di benessere della collettività. “Le fragilità evidenziate dalla pandemia – sostiene Amitrano – ci inducono a una evoluzione sul piano della digitalizzazione. Con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) riusciremo a colmare il deficit infrastrutturale che esiste nel nostro Paese e potremo incentivare una cultura tecnologica che ci consenta di crescere a livello internazionale”. Secondo il deputato e i responsabili del sito, attraverso la tecnologia sarà recuperato l’arretrato, in termini di visite, esami clinici, radiologici e interventi chirurgici, accumulatosi in ospedali e Asl, che anche a Napoli fa registrare numeri considerevoli, con 100mila prestazioni non effettuate in tempo di pandemia di cui 70mila sono interventi chirurgici.

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