Vaccino: dosi in notturna al Santo Spirito in Sassia

Vaccini, nel richiamo all’immunizzazione di grandi masse di persone c’è un altro open, quello notturno. Oltre l’open day e l’open week, i vertici della Regione Lazio, fortemente innamorati dell’inglese, invitano i romani ad accedere alla somministrazione in notturna, presso l’ospedale Santo Spirito in Sassia, in pieno centro della capitale e zona di movida per antonomasia ma il tipo di vaccino somministrato, consigliato nella fascia di età sopra i 60 anni, difficilmente potrà coinvolgere i giovani ancora indecisi, rispetto ai tantissimi coetanei che si sono tuffati negli open day, nella certezza di una riconquistata libertà. In questo “open night” sarà quindi possibile ricevere la dose di antidoto al Covid dalle 15 di sabato 3 luglio alle 8 di mattina di domenica 4, con prenotazione accessibile al link https://openight.aslroma1.it/cittadino/reservations fino alle 24 di venerdì 2 luglio. Un grande sforzo, quello messo in campo dalla Regione Lazio, in collaborazione con la Asl Roma 1, i cui sanitari somministreranno il monodose Johnson & Johnson. Ai locali di vaccinazione si potrà accedere da lungotevere in Sassia 3, muniti di tessera sanitaria o documento di identità, preferibilmente con qualche minuto di anticipo sull’orario fissato. Per quanto attiene alla prenotazione, una volta inserito sulla pagina dedicata il proprio nome, cognome, telefono, si riceverà entro breve un sms con il numero di accettazione da mostrare agli addetti all’accoglienza. Secondo l’aggiornamento in tempo reale del sito salutelazio.it, alle 22 del 1° luglio nella regione le dosi somministrate ammontano a 5.287.980 per un totale di vaccinati con entrambe le dosi di 2.076.197. Numeri confortanti, specie se si pensa che a ricevere l’antidoto sono stati in maggioranza gli appartenenti alle fascia d’età 50-59, seguita da quella tra i 60-69enni. In testa, per numero di punture la Asl Roma 2, con 837.351 inoculazioni seguita dalla Roma 1 con 696.025. Meno attive alcune importanti aziende ospedaliere, tra cui molti nosocomi universitari e religiosi. (Foto: sito Asl Roma 1)

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